Dodici anni fa nasceva una delle storie d’amore più belle di sempre, una di quelle che verrà poi raccontata a figli e nipoti. Non bisogna per forza vincere lo scudetto per diventare un eroe a Napoli e questo Dries Mertens lo sa bene.
Dries Mertens, che poi sarebbe diventato Ciro, dodici anni fa firmava con il Napoli e nessuno poteva immaginare che un giorno sarebbe diventato il miglior marcatore della storia azzurra
Un legame mai svanito, anche quando le strade si sono divise. Ogni occasione era buona per far ritorno a casa, quella casa speciale a Palazzo Donn'Anna, un luogo che ormai si associa per forza di cose proprio a Mertens.
Perché anche prima di diventare cittadino onorario, Dries è sempre stato napoletano, lo si poteva intuire dal primo tweet di #DeLaurentiis, non il solito “Benvenuto” riservato a tutti i calciatori che scelgono l’azzurro
L’addio al calcio di Mertens fa male, non solo ai tifosi di Napoli e Galatasaray che hanno avuto la fortuna di poterselo godere nei suoi anni migliori. Fa meno male però sapere che Dries finalmente potrà godersi la sua Napoli insieme a Kat, il piccolo Ciro e la principessa in arrivo.
Dodici anni fa Napoli ha accolto un piccolo folletto belga, oggi un uomo e soprattutto un napoletano.
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Giuseppe Ferrante