Intervista ad Andrea Stramaccioni sull'edizione odierna del quotidiano Il Mattino di Napoli. L'ex allenatore dell'Inter, reduce dall'esperienza in telecronaca alla Rai per i Mondiali in Qatar, si è espresso sul momento del Napoli, sul match Inter-Napoli del 4 gennaio e sulla corsa scudetto in Serie A. Di seguito, un estratto della sua intervista.
Ultime notizie. Stramaccioni non ha dubbi sul fatto che la sosta possa aver penalizzato il Napoli: "È una cosa unica che azzera i valori. Una sosta invernale fa bene a chi non sta bene e non al Napoli che invece aveva messo il turbo. Ma Spalletti saprà come ricominciare il cammino con il piede giusto".
L'allenatore ha solo belle parole per Spalletti: "Mi ha colpito la bravura con cui ha gestito il finale della scorsa stagione in cui è finito senza spiegazioni sotto processo. Non ha badato a nulla, ha tirato dritto per la sua strada, ha gestito il ricambio generazionale, ha ricostruito la squadra che ha perso i campioni più amati dai tifosi quasi senza che nessuno se ne accorgesse. Creando un Napoli che colpisce per identità e livello delle prestazioni. Al di là degli interpreti in campo". Tra le sue doti principali, riconosce la coerenza: "I giocatori sanno con chi hanno a che fare. Lo sanno sempre. E alla squadra trasmette principi di gioco e comportamentali nitidi".
Su Inter-Napoli, dal punto di vista tattico, Stramaccioni prevede: "Un’Inter affamata che proverà a tenere alto il baricentro. Per il Napoli è un test emotivo importante: sono curioso di vedere la reazione dell’ambiente quando arriverà la prima frenata. È la gestione di quei momenti la chiave per lo scudetto. A centrocampo sarà una battaglia. Se il Napoli riesce a mettere la partita sui ritmi che piacciono a Lobotka, ovvero con aggressione e intensità, per l’Inter è dura. Se, al contrario, sarà l’Inter a riuscire a dettar legge, il baricentro del Napoli potrebbe abbassarsi. E a San Siro il Napoli deve stare più lontano possibile dalla propria area".
E nessuna ansia dopo le amichevoli perse al Maradona: "Sono sconfitte che a uno come Spalletti danno una mano. Prenderà al volo l’assist della brutta prestazione per far lavorare al massimo la squadra in questi giorni. Forse, meglio aver perso queste amichevoli".
A Stramaccioni viene chiesto di citare due calciatori di cui non farebbe mai a meno, uno per squadra, e lui non ha dubbi: "Osimhen e Brozovic".
Infine, un commento su Raspadori nel ruolo di mezzala: "Una evoluzione intelligente: ed è nell’età di apprendimento ideale per adeguarsi a un nuovo ruolo. Come ha fatto Zielinski che quando arrivò a Udine da me era seconda punta...".