Rossi: "Il Napoli può puntare allo scudetto, ecco quando c'è stata la svolta: un vantaggio rispetto a Juve e Roma. Mi rivedo in Callejon"

Le Interviste  
Rossi: Il Napoli può puntare allo scudetto, ecco quando c'è stata la svolta: un vantaggio rispetto a Juve e Roma. Mi rivedo in Callejon

Paolo Rossi, ex attaccante e attuale opinionista Sky, ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna de 'Il Mattino': «Ero tra quelli delusi per l’avvio di stagione, mi aspettavo molto di più anche se ero convinto che prima o poi il vento sarebbe cambiato. Gli azzurri sono la grande novità dell’ultimo mese, stanno venendo fuori conforza». 

Allora è lotta a tre per lo scudetto?

«Si e la cosa mi fa enormemente piacere. Primo perché trovo noioso che solo due squadre giochino per il titolo, secondo perché il Napoli mi sta molto simpatico. Tra l’altro non è una novità, da anni orbita nelle posizioni di vertice».

Quanta fatica per rimettersi in carreggiata… 

«Le ultime due Champions hanno lasciato brutte tracce. Un anno fa fu difficile digerire l’eliminazione con dodici punti, una vera e propria beffa. Ad agosto c’è stato il patatrac con il Bilbao, una mazzata ancora più tremenda. Basti vedere il cammino mediocre degli spagnoli nella Liga e in Europa, il Napoli è più forte e non doveva restar fuori».

L’Inter può rientrare dopo l’avvicendamento in panchina? 

«No. Stimo Mancini, fa giocare discretamente le formazioni che allena ma il discorso scudetto non lo riguarderà. Al massimo potranno scalare qualche posizione in classifica».

La svolta del campionato del Napoli?

«La partita con la Roma. Quella vittoria è stata determinante per il morale della squadra e ha fatto sentire gli azzurri più forti dentro. Dopo una prestazione del genere ci si guarda in faccia dicendosi: non siamo inferiori a nessuno e lo abbiamo dimostrato, ora continuiamo così. Credo che la convinzione di poter competere sia emersa dopo il successo sui giallorossi».

Chi è la più bella delle tre sorelle?

«La Juventus possiede la mentalità vincente, la Roma pratica un gioco interessante, il Napoli può avere più voglia di tutti»

È presto per fare previsioni?

«Perfortuna sì. I bianconeri hanno l’abitudine a frequentare i piani alti, per loro è normale stare lassù. Cosa che ad altri, invece, ogni tanto può fargirare la testa: l’ambiente giallorosso si gasa troppo dopo una vittoriae, viceversa, si deprime quando le cose non vanno bene. Questa discontinuità, in termini di classifica, ti fa perdere sempre un paio di punti. Il Napoli mi pare la formazione più intraprendente, a patto che non smarrisca l’equilibrio che ha faticosamente ritrovato».

A quattro punti dalla Roma e sette dalla Juve: lo scudetto si può fare?

«L’handicap può essere proprio la classifica, nel senso che gli azzurri ora non la devono prendere in considerazione. Giocando le partite come tante finali potranno ritrovarsi in una posizione ancora più interessante. Questa è la filosofia di Benitez che mi trova totalmente d’accordo».

Era solo una questione di testa?

«No, mancava equilibrio in campo. A volte anche un piccolo acquisto fa quadrare il cerchio, come nel caso di David Lopez a centrocampo e di Koulibalyin difesa».

I «big» si sono svegliati

«Il Napoli non può prescindere dalle reti di Higuain o dalle prodezze di Hamsik, sono i giocatori simboli, i punti di riferimento essenziali»

E poi c’è stata l’esplosione di Callejon che fisicamente ricorda il primo Paolo Rossi

«Verissimo, gracile come me, mi rivedo molto in lui. Questo ragazzo in un anno ha compiuto passi da gigante, ha una facilità di corsa fantastica, tanto che sembra un ballerino. È generoso, lotta, dotato di classe e calcia benissimo oltre che con grande naturalezza. Fa quasi tenerezza tanto è gentile il suo gioco ma è uno che garantisce sempre una barca di gol. Si “sente” molto a livello di contributo tattico, è diventato un pezzo da novanta della squadra».

Benitez, Allegri o Garcia? 

«Rafa ha vinto più di tutti, grande esperienza, a Napoli sta tracciando un solco profondissimo. Il francese ha portato qualcosa di nuovo nel nostro campionato, il suo calcio non è usuale ed è anche redditizio. Allegri è alla prova del nove, ha vinto lo scudetto al Milan e ora deve ripetersi perché ha il fucile puntato contro. Dei tre è quello che ha il compito peggiore». 

Quale potrebbe essere il vantaggio del Napoli rispetto alle altre due rivali? 

«Non disputare la Champions può essere d’aiuto perché l’Europa League non è la stessa cosa. Credo che Juventus e Roma supereranno il girone, la Champions è troppo importante e dispendiosa e ti costringe sempre a lasciare punti in campionato. Soprattutto da noi che viviamo un torneo modesto a livello tecnico, fatta eccezione per le prime tre formazioni. Agennaio inizieremo a capire qualcosa».

Gennaio è anche il mese del mercato che riapre i battenti 

«Credo poco nei rinforzi invernali. Se si deve prendere tanto per acquistare, meglio lasciare le squadre così come sono. Le trattative di gennaio hanno un senso quando si acquista il top-player, unlusso che oggi nessuno dei nostri club si può permettere».

La sosta avvantaggerà qualcuno?

«È un bene per tutti e permette di tirare un grosso respiro. Da noi una partita nevale tre perché si gioca prima, durante e dopo: troppo stress, ogni tanto fa bene fermarsi». 

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