Pierre Kalulu al Milan è l’uomo del momento. Aveva fatto rumore la scelta di Maldini di non prendere un altro difensore visto l’infortunio Kjaer nel mercato di gennaio. Probabilmente conosceva le doti di questo promettente francese classe 2000. Carlo Pellegatti l’ha intervistato per Starcasino Sport:
«Sapevo che qualche squadra importante mi voleva, ma non sembravano interessamenti concreti. Quando mi ha chiamato Maldini un sogno è diventato realtà. Arrivato a Milanello ho capito che ero al Milan. Nel periodo del Covid non ho visitato nulla, ora sono emozionato se ci penso. Se preferisco giocare terzino o centrale? Mi fanno sempre questa domanda, ma la risposta ce l’ha l’allenatore, non io. Terzino o centrale non è uguale, ma pur di stare negli undici titolari sono disposto a far tutto. Da centrale dai un’impressione differente, questo sì»
Essere convocato con la Francia, dopo l’Under 21
"è un obiettivo, ma per farlo deve dimostrare il suo valore al Milan. A cominciare dal derby di Coppa Italia dove «i dettagli fanno la differenza»".
Pellegatti gli chiede chi è il calciatore in Italia che ha fatto più fatica a controllare.
«Victor Osimhen. È un attaccante ma viene con te come se fosse un difensore, con una voglia pazzesca. Ho marcato qualche attaccante che va in profondità ma non con così tanta convinzione nei suoi mezzi, nella sua velocità. Devi stare sempre concentrato, è fortissimo»