Serie A - Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss: "Non sono un talebano del no sulla ripresa del campionato. Ma dal punto di vista della salute pubblica è molto difficile garantire la sicurezza in uno sport in cui ci sono 22 calciatori che vengono a contatto. Serve un protocollo molto rigido, ma il rischio zero non lo assicuro e non esiste. Se i tamponi venissero fatti a spese delle società, quindi privatamente, sarebbe diverso anche perchè se fossero a carico della collettività sarebbe complicato perchè c'è gente che chiede il tampone da settimane e non gli viene eseguito. La ripresa verrà decisa dalla politica che se ne assumerà anche la responsabilità. Nuovo contagiato tra i calciatori? La squadra non potrebbe giocare per tanto tempo perché andrebbe in quarantena"