Ultime notizie SSC Napoli - Conferenza stampa De Laurentiis, il presidente De Laurentiis torna a parlare in conferenza stampa da Palazzo Petrucci. L'occasione è la presentazione del doppio ritiro estivo 2024 della SSC Napoli, che avrà luogo fra il Trentino e l'Abruzzo. Prima a Dimaro-Folgarida dall'11 al 21 luglio 2024, per il tredicesimo anno (record tra le squadre di Serie A italiane). Successivamente a Castel di Sangro dal 25 luglio al 10 agosto (date da confermare in via definitiva).
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Con il presidente De Laurentiis della SSC Napoli, a presentare il doppio ritiro estivo del club partenopeo vi saranno le delegazioni del Trentino e dell'Abruzzo. Conferenza stampa che potrete seguire in diretta video su CalcioNapoli24 (Youtube e TV, al canale 79 DTT) alle ore 16:30 nella splendida cornice di Palazzo Petrucci.
Di seguito tutte le dichiarazioni dei protagonisti.
De Laurentiis:
"Per il 2024 faremo di tutto per? Noi stiamo partendo con una ricostruzione totale. Quindi le ricostruzioni totali non possono non considerare la temporalità. Perché bisogna investire, investire bene. Soprattutto non avere fretta. Quando uno inizia un nuovo ciclo e un nuovo percorso, tutto può avvenire. E' chiaro che la dea bendata può sbendarsi e darti una mano. Se uno vuole basarsi sulla imprenditorialità che ha sempre contraddistinto il mio lavoro, credo che bisogna fare delle programmazioni serie e senza affidarsi alla dea bendata. Noi siamo gli unici responsabili delle nostre azioni. Io sapevo perfettamente che quest'anno non sarebbe andata con successo, tant'è che lo dissi anche. "Quest'anno noi non lotteremo per vincere lo Scudetto". Io ho accettato di vivere questa grande soddisfazione di aver portato dopo 33 anni lo Scudetto a Napoli e di vivere anche questa misera annata che però serve anche per capire, per fare il punto, per verificare, che forse quello che si era già verificato dal 20 di marzo e che poi ha avuto una sua continuità avesse delle radici profonde e ben diverse da quelle che gli altri avevano pensato o immaginato. Le situazioni vanno vissute dall'interno, è facile parlare. Io potrei pure dire di aver sbagliato a mandare via Garcia, forse sì, forse no. Chissà. Di sbagli se ne commettono in continuazione quando si lavora. In tutta la mia vita ho sempre assunto tutte le responsabilità dei miei gesti. Quindi chiudo una pagina, apro un capitolo nuovo che scriverò con la stessa attenzione che ha permesso a questa società di essere l'unica ad avere per una certa continuità di 14 anni l'Europa come frequentazione"