«La ripresa del campionato? Da romanista direi di no... Se dovessi dare un parere tecnico non lo darei favorevole e credo che il Comitato tecnico scientifico sia d’accordo. Poi sarà la politica a decidere». Lo ha detto Gianni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità e componente del comitato tecnico scientifico, rispondendo a una domanda sulla ripresa del campionato di calcio. Mercoledì 15 aprile è in programma un incontro tra il comitato tecnico scientifico e la Figc per discutere le linee guida per la ripresa degli allenamenti, ipotizzata per il 4 maggio. Rezza però è stato piuttosto categorico su una possibile ripartenza. «È uno sport che implica contatti e quindi il rischio di trasmissione. Ho sentito che qualcuno parlava di monitoraggio più stretto ma mi sembra un’ipotesi un po’ tirata. E poi siamo quasi a maggio...».
La Federcalcio, insieme ai medici sportivi e a infettivologi e esperti in materia di coronavirus, sta mettendo a punto un protocollo per la ripresa degli allenamenti. Si parla tra l’altro di maxi ritiri per le squadre e per tenere i giocatori al sicuro e super controllati, con tamponi ogni 4 giorni, analisi del sangue, visite di idoneità. Deciderà la politica e un primo passaggio tra la Figc e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora sarà fatto nei prossimi giorni. L’idea era appunto quella di tornare ad allenarsi il 4 maggio per poi riprendere a giocare, ovviamente a porte chiuse, a fine maggio o a inizio giugno e terminare i campionati entro fine luglio.