Ultime calcio Napoli – Antonio Corbo, giornalista de La Repubblica, ha parlato ai microfoni di Ne Parliamo il Lunedì in onda su Canale 8:
“I calciatori sono i primi responsabili di questa annata balorda. Ci voleva Gattuso, personaggio del calcio che non sa vendersi, ma che è un signore allenatore che ha fatto schioccare la frusta. Non basta un'ora di allenamento ma 100 minuti e il telefonino va messo da parte. Cambiata la preparazione, oggi c'è un allenatore che mette Allan fuori squadra e non lo porta se cammina in campo. Koulibaly? Il Napoli non ha fatto bene a riconfermarlo dopo aver ricevuto quelle offerte. Visto quanto accaduto in questa stagione, poteva essere ceduto. Ognuno deve prendersi le responsabilità: se va in campo un monumento da 200mln di euro in quelle condizioni, vuol dire che c'è qualcuno che ha sbagliato, magari anche lui. Le offerte sono arrivate al Napoli, ma il club non ha voluto cederlo. A Barcellona chi gioca? Se torna Koulibaly, gioca lui. Campionato? Il virus mette gli occhiali, appena scatta la fine del decreto si può giocare.... Mertens? Incontro a due, con 7 tonnellate di clausole quando arriverà il contratto. Callejon? Mi piace più di Politano ma è una contraddizione: Lozano è un acquisto infelice. Ogni tanto, questo Napoli ha la sindrome dell'avarizia, di cui si parla ma poi c'è la reazione al contrario e si buttano i soldi di Lozano. Poi arriva Politano, ma gioca Callejon che è più giocatore. Delle volte i soldi vengono buttati. Milik? Nel calcio moderno il centravanti non è uomo ma spazio e questo dipende dal gioco degli allenatori. Sarri? Il pubblico napoletano gli deve essere riconoscente, ma quando si deve dimostrare di essere fenomeno va ricordato che in Premier ha avuto problemi anche se ha vinto. Sarri? La mattina di Napoli-Bruge si pensava potesse saltare, anche se lui voleva Saponara. Gli si fece capire che andava recuperata l'ampiezza e così giocarono larghi Insigne e Callejon. Benitez ha avviato tutto il discorso positivo di questo Napoli”.