Ultime calcio Napoli - Umberto Chiariello nel suo editoriale durante il Campania Sport in onda su Canale 21:
Chiariello
"Tanto tuonò che piovve. Mi sono permesso, nei mesi scorsi, dopo la vittoria della coppa Italia, di criticare l'incriticabile Rino Gattuso. Passato da grande profilo, campione del mondo e con tanti titoli in bacheca, sembrava lesa maestà. Mi permettevo di esprimere un semplice concetto: un Napoli che gioca lento, che gioca palla all'indietro non mi piace. Un problema di organizzazione di gioco. Ero contento della prova di Milano, nonostante la sconfitta contro l'Inter: aveva mostrato carattere pur essendo sena i suoi uomini importanti Insigne e Mertens e in dieci. Ma la riprova era la Lazio: se non si vuole, dicevo, gettare all'aria tutto, serviva risultato. Questa è la rosa più forte dell'era De Laurentiis: la Juve è tornata, l'Inter anche, il Milan ha ridimensionato il Sassuolo ma non c'è una padrona del campionato. Dobbiamo ridimensionare ogni discorso: troppa importanza alla rosa, ma va data responsabilità al direttore sportivo e all'allenatore. Mario Rui indecente, Fabian Ruiz sopravvalutato: Napoli fantasma, Reina si è andato a prendere il caffè, non abbiamo prodotto un'azione degna di nota. Quando prima della partita ho detto che è stata sbagliata la formazione, non avevo torto. Perchè cambiare questa sera visto che mercoledì hai il Toro e puoi farlo. Diamo le responsabilità a chi ce l'ha: Maksimovic si fa saltare di testa perchè ha la testa al contratto. Il secondo gol è un regalo di Mario Rui. Il solo Lozano ha mostrato segni di vivacità. Chi parla male di Petagna lo denuncio: si è dannato e non ha avuto una sola palla giocabile. Napoli inguardabile e se Gattuso parla di garra, agonismo e voglia di vincere, se ne deve assumere le responsabilità. Ci troviamo fuori dalla lotta scudetto perchè non abbiamo gioco".