In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ è intervenuto Umberto Chiariello, giornalista e conduttore della trasmissione:
“Il Napoli vince la Coppa Italia ed i tifosi scendono in piazza per festeggiare. I napoletani hanno gioito talmente tanto che è stata un'esplosione così forte di gioia, di desiderio di condividere un'emozione così grande, che si sono dimenticati di ogni regola. Cortei, piazze assalite, assembramenti. Sono stati fuori da ogni logica, ma se riapriamo al calcio, se riapriamo all'emozione, qualche dazio dobbiamo pur pagarlo. Salvini non vede l'ora di dire che hanno rotto le scatole per la sua foto senza mascherina e poi a Napoli succede questo poco. Per l'amore, per la vita, si può anche correre qualche rischio. Sarà sbagliato e pesante, ma siamo tornati a vivere con emozioni vere. Quelli da su che ci criticano sono gli stessi che fanno gli aperitivi ai Navigli. Nel post vittoria della Coppa Italia, voglio tirar fuori tutto il mio astio accumulato per Ancelotti. Sono rammaricato e divento astioso. Per Sarri sono amareggiato, ha dimostrato di avere valori ondivaghi e non mi tocca. Ancelotti pensavo fosse stato l'uomo del grande successo, ci ho creduto, ho creduto alle sue parole. Pensavo che non avrebbe toccato il giocattolo perfetto di Sarri, avrebbe soltanto dovuto aggiungere le sue capacità di vincitore. Quando ho visto la Juve giocare col Milan, pensavo fosse passeggera, quando l'ho visto ieri, sono ancora più rammaricato perché questo sarebbe stato l'anno giusto per il Napoli. Una Juve così malmessa non la ricordo da 10 anni, ecco perché ce l'ho con Ancelotti, perché quest'anno bisognava approfittare".