"Ero diventato il boss dei boss in appena 47 minuti di interrogatorio. Dieci anni di crocifissione giudiziaria". Così Beppe Signori, ex attaccante della Lazio e della nazionale, ha raccontato il suo libro "Fuorigioco. Perde solo chi si arrende", nell’ambito della rassegna "I Varcautori", al Lido Varca d’Oro di Napoli. Il riferimento è alla vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto nell’ambito di un’inchiesta legata alle scommesse nel mondo del calcio: "Da un giorno all’altro mi sono trasformato dall’idolo di tante tifoserie al delinquente che manovrava il pallone in Italia. È stato un incubo".
Ultime notizie: La Repubblica oggi in edicola raccoglie le sue dichiarazioni. Nel suo nuovo libro, l'ex giocatore Beppe Signori ha raccontato come ha vissuto le accuse sul calcioscommesse che ne hanno compromesso la carriera: "La FIGC mi ha concesso la grazia, ora posso finalmente tornare nel mio mondo. Il mio sogno è quello di allenare e io mi ispiro a Zeman, con cui ho vissuto sette anni esaltanti". E ora Signori attende solo la chiamata giusta: "Mi auguro di trovare la fiducia di qualche società che non si fermi al pregiudizio. Sarei felice anche di lavorare con i bambini".
Intanto la storia di Beppe Signori diventerà anche un docu-film prodotto da Sky e diretto da Pier Paolo Paganelli.