Alberto Fontana: "Napoli? Dirò una cosa impopolare sulla presunta rosa corta. Punto su di loro per lo scudetto"

Le Interviste  
Alberto Fontana: Napoli? Dirò una cosa impopolare sulla presunta rosa corta. Punto su di loro per lo scudetto

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Alberto Fontana, ex portiere, fra le tante, di Napoli, Inter ed Atalanta. Di seguito, un estratto dell'intervista.
Partiamo dalla Champions League, che ha riservato notizie molto negative per le italiane. Ieri sono uscite sia il Milan che l'Atalanta, una squadra che lei conosce benissimo. È stato un passo falso o gli avversari erano effettivamente superiori?
"No, secondo me era un sorteggio in cui le italiane erano favorite. Poi, quando il livello si alza, sono i dettagli a fare la differenza. Purtroppo il Milan ha pagato un errore di Maignan all'andata e, al ritorno, l'espulsione di Theo Hernandez per una simulazione evitabile in una partita così importante ha pesato tantissimo. L'Atalanta, invece, non è al 100%. Rimane una delle più belle realtà del calcio europeo, gioca un calcio molto aggressivo e spende tante energie. Però in questo momento ha meno da spendere. Se pensiamo che pochi mesi fa non faceva uscire l’Arsenal dalla propria metà campo, ieri, invece, ha sofferto molto e alla fine la qualificazione del Bruges è stata meritata. Quindi, qualificazione meritata per il Bruges e Atalanta fuori.” 
Crede che la squadra di Gasperini sia arrivata un po’ in debito d’ossigeno a questo appuntamento?
"Sì, fa un calcio stupendo, con marcature a uomo e pressing molto alto, e ha bisogno di essere al top della condizione atletica. In questo momento, però, non è al meglio, e si è visto anche contro il Cagliari. Rimane un esempio di calcio che mi piace tantissimo, ma se fisicamente non stai bene, qualcosa paghi. Poi, ieri sera, è anche girata male: il terzo gol è nato da un doppio palo dell'Atalanta e da un'azione individuale di un giocatore del Bruges. Gli episodi, nel calcio, fanno la differenza. Il calcio si può programmare, ma poi gli episodi decidono le partite.” 
Abbiamo parlato della stanchezza dell'Atalanta, ma in Serie A anche Napoli e Inter, che la precedono in classifica, sembrano vivere un periodo di calo. Partiamo dall’Inter: crede che sia un problema fisico o che i nerazzurri siano concentrati sulla Champions League?
"No, secondo me è una questione fisica. L’Inter vuole vincere tutto, ma in questo momento sta pagando qualcosa. Nel secondo tempo a Torino, per esempio, ha sofferto molto la brillantezza della Juventus. Quando non sei al meglio, diventa tutto più difficile. Io, comunque, tocco ferro perché ritengo che, vista la rosa e l’allenatore, il Napoli abbia grandi possibilità in questa primavera per raggiungere il traguardo dello Scudetto.”
Quindi vede in Conte il fattore decisivo per il Napoli?
"Sì, Conte è un allenatore vincente. Guardiamo i cicli di Juventus e Inter: li ha costruiti lui, poi sono stati bravi gli altri a seguirne il lavoro. È arrivato in un momento in cui serviva entusiasmo, cattiveria agonistica ed empatia. Parliamo di un allenatore incredibile e, non avendo coppe, il Napoli può avere più energie. Per il campionato italiano non è positivo che un club come il Napoli sia fuori dalle competizioni europee, ma, ovviamente, per i partenopei a livello fisico è un vantaggio. Credo che, da questo punto di vista, il Napoli possa avere più benzina delle altre, nonostante il mercato di gennaio abbia indebolito la rosa. Il mercato ha indebolito la squadra, questo è innegabile. Magari ci si aspettava un investimento dopo aver incassato dalla cessione di un giocatore importante quale era Kvaratskhelia. Però, a volte, una rosa così si compatta e scatta l’orgoglio dei giocatori, che vogliono dimostrare di essere all’altezza nonostante la perdita di un campione."  
In merito alla possibile mancata squalifica di Lautaro Martínez, cosa ne pensa?
"Non sono un esperto di regolamenti, ma una volta il labiale bastava. Se adesso serve anche l’audio, vorrà dire che si andrà avanti così. Certo, si sono fatti passi avanti nella gestione delle partite e del post-partita, ma bisogna migliorare i dettagli per evitare precedenti che potrebbero creare grandi polemiche in futuro. Questo riguarda anche il VAR: credo che il protocollo possa essere migliorato, ci sono situazioni in cui il VAR dovrebbe intervenire. Secondo me si potrebbe prendere esempio dalla pallavolo o dal tennis, dove si può richiedere una revisione. Penso, per esempio, al gol dell’Inter contro la Fiorentina: non è accettabile che una partita venga condizionata quando la tecnologia può dare certezze. Per fortuna, dai miei tempi sono cambiate tante cose: prima, il fuorigioco delle grandi squadre non esisteva, mentre ora c’è maggiore equità. Tuttavia, bisogna continuare a migliorare e situazioni come quella di Inter-Fiorentina non devono più ripetersi." 
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