Poter migliorare peggiorando? Questa dev’essere la lezione

Editoriale  
Gennaro Gattuso, allenatore del NapoliGennaro Gattuso, allenatore del Napoli

Napoli sconfitto con l'Atalanta nel match di Serie A. Una lezione da poter imparare

Poter migliorare peggiorando? Questa dev’essere la lezione che deve imparare il Napoli uscito sconfitto dal Gewiss Stadium contro un’Atalanta cinica nel punire gli errori difensivi azzurri. Non è da buttare la prestazione azzurra, anzi.

Dieci minuti di annebbiamento difensivo, ed il migliore attacco del campionato che punisce inesorabilmente. Troppo poco per riassumere la prestazione? Probabile, perchè - soprattutto nel primo tempo - si è visto un Napoli come sempre ordinato, una squadra che ‘sa tenere il campo’ come chiedeva Gattuso sin dal giorno 1, ed in grado di andare a creare chance offensive nonostante un terzetto offensivo incappato in una prestazione negativa. Sacrificio difensivo sì, lucidità offensiva un po’ meno (tant’è vero che Lozano, sul 2-0, è stato tra i più positivi).

I gol arrivano su due errori difensivi, su una uscita confusa di Fabian e su un buco centrale poco coperto da Demme e Koulibaly che lascia spazio a Toloi (fortunato poi sul tiro-assist per Gosens): questione di concentrazione ed attenzione, come già analizzato dopo la vittoria contro la Spal. Una questione di continuità che spetta esclusivamente a Gattuso, davanti al Napoli c’è un mese sostanzialmente di partite utili solo a sperimentare eventuali mosse in vista del Barcellona.

Non è da buttare tutta la prestazione - al netto di alcune prestazioni individuali scialbe: si può migliorare anche peggiorando (il risultato). Bisogna considerare anche l’avversario: non c’è nulla di male nell’ammettere, ad oggi, la superiorità dell’Atalanta.

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