Notizie calcio. Che fine ha fatto Jesper Lindstrom? E' una delle domande più frequenti tra tifosi del Napoli ed addetti ai lavori: arrivato in estate per 25 milioni dall'Eintracht Francoforte, in campionato ha collezionato appena 11 presenze per un totale di 215'. Il calciatore danese, sia con Garcia che con Mazzarri, è finito ai margini delle rotazione ed il motivo continua ad essere un mistero: giocatore talentuoso, doato di grande tecnica, è stato scavalcato anche da Alessio Zerbin nella graduatoria di Mazzarri ed il suo futuro in azzurro appare sempre più indecifrabile.
Ieri con la Salernitana è rimasto persino in panchina nonostante l'assalto finale, ma al gol di Rrahmani è stato tra i primissimi a correre verso il difensore kosovaro per abbracciarlo. Non risultano problemi con il gruppo, il calciatore è integro ed ha di certo colpi interessanti: allora perchè non gioca? Le risposte sono state tra le più disparate, ma quella più gettonata è sicuramente di natura tattica: non è un esterno destro offensivo, tantomeno una mezzala, ed in fase difensiva fatica ad esprimere il meglio.
Questa potrebbe essere una delle poche risposte valide, tra congetture e rumors di bassa leva: a questo punto, però, potrebbe esserci una luce in fondo al tunnel. Nel secondo tempo contro la Salernitana, Mazzarri ha finalmente varato il 3-4-2-1 con i due esterni offensivi che si accentrano alle spalle del centravanti: un ruolo, sulla carta, ideale proprio per il buon Lindstrom. A questo punto non resta che aspettare e vedere se questa variante tattica darà possibilità al danese di trovare spazio: una sorta di vero e proprio ultimatum, mentre alla ripresa del campionato la squalifica di Kvaratskhelia contro la Lazio potrebbe concedergli un po' di minutaggio in più. Il mistero danese sta per essere risolto?