La vittoria di Napoli

Editoriale  
Lorenzo Insigne e Lionel Messi in Napoli-BarcellonaLorenzo Insigne e Lionel Messi in Napoli-Barcellona

Napoli-Barcellona, trionfano la città, la squadra, lo stadio San Paolo. L'editoriale per raccontare l'evento riuscito sotto tutti i punti di vista.

Napoli-Barcellona non è finita in parità, è finita con la vittoria di Napoli. E' stata più di una partita, ma ciò non vuol essere né populistico, né demagogico. La verità è che troppo spesso sottolineiamo le mancanze, i problemi, gli errori e i passaggi a vuoti di questa città, di questo popolo. Non volutamente, perché spesso purtroppo ci ritroviamo a raccontarli. Ed allora, per una volta, spendiamole due righe per evidenziare un evento senza macchie. E' stata la vittoria di Napoli sotto ogni punto di vista, non solo della Napoli sportiva.

Napoli-Barcellona, trionfa la città, la squadra e il San Paolo

Lo è stato innanzitutto per il rispetto, la fratellanza e la tranquillità con cui son coesistite le tifoserie. Fischi di rispetto al San Paolo quando i blaugrana intonavano il coro sulle note di Un giorno all'improvviso, e nulla più. Nessun gesto di sfida, nessuno scontro. Prima, durante, e dopo. Con gli spagnoli per le strade della città, qualcuno ha anche abbozzato qualche coro contro la Juve per cementificare il rapporto...

C'è poi in giro la psicosi da coronavirus, e non era facile per nulla da gestire. Per questo un plauso va anche alla sicurezza e l'organizzazione in toto di questo evento. Con tutto ciò che è accaduto intorno all'hotel che ha ospitato il club catalano e il trasporto da/per lo stadio e l'aeroporto. Blindati, ma era giusto così.

E poi l'accoglienza a Leo Messi. A due facce, perché Napoli raramente prima aveva accolto con certi cori e applausi l'arrivo in città di un campione del calcio come l'argentino. Ricorderete i fischi e gli insulti quando Ronaldo arrivò col Real a Palazzo Caracciolo, per fare un esempio. Ma poi, una volta al San Paolo, si annulla tutto. Arrivano i fischi (comprensibili) di paura quando la Pulce tocca palla e genera pericoli e preoccupazioni. E prima ancora, in grande stile, quando nel riscaldamento gli si ribadisce il concetto: "C'è solo un Maradona!", hanno intonato in curva. Insomma, campione sì, applausi per quello che hai fatto, ma "guai a montarti la testa! Qui dentro si sostiene solo il Napoli!".

Leo Messi arriva in hotel a Napoli

E' la vittoria di Napoli anche per lo stadio, che con non poche difficoltà arriva a questo evento, finalmente, con un San Paolo accogliente. Diciamolo. Dai tabelloni che finalmente rendono più godibile lo spettacolo (mostrando il riscaldamento pre-partita, qualche immagine dello spogliatoio, risultati e highlights dagli altri campi, statistiche live del match). Dal nuovo impianto audio, dal gioco di luci che accompagna la lettura delle formazioni, dai nuovi sediolini, fino ai nuovi spogliatoi e la sala adibita per la stampa per le conferenze, che potesse ospitare il nutrito numero di giornalisti giunti in città per l'evento. Insomma, perché doverne parlare sempre e solo male?

E' stata poi la (quasi) vittoria del Napoli anche sul campo. Perché, alla luce della crisi profonda che la squadra ha vissuto nei mesi scorsi, chi si aspettava a fine dicembre, inizio gennaio, che la squadra di Gattuso potesse fare questa prestazione e questo risultato? Vittoria del tecnico, che ha subito solo il solletico del Barcellona concedendo una conclusione sola nello specchio e riuscendo a ripartire. Riscatto dei calciatori, che rigenerati prima nella testa e poi nelle gambe, han dimostrato il reale valore individuale prima, ma soprattutto di collettivo che questa rosa può avere. Vittoria della società, che ha supportato e seguito Ringhio, col mercato e con le scelte forti dell'allenatore, aspettando i risultati. Che adesso non stanno tardando ad arrivare. Resta addirittura il rammarico e l'amaro in bocca, perché con altre tre chiare occasioni da gol create nella ripresa potevi addirittura portarla a casa. E fare questa prestazione e questo risultato col Barcellona, agli ottavi di finale di Champions League, aumenta il valore, il rispetto e la percezione internazionale di squadra, singoli calciatori e società.

Mertens, Insigne, Mario Rui e Callejon esultano in Napoli-Barcellona 

Ed infine la vittoria (ennesima) della città di Napoli, nella sua bellezza, nella sua storia, nelle sue tradizioni e nella sua cucina, nei suoi quartieri storici, insomma: nella sua unicità. Chi viene qui, magari per la prima volta, difficile non se ne innamori. E' accaduto ai tifosi spagnoli, con video e immagini social a testimonianza, ma è accaduto anche e soprattutto all'FCBarcellona. Che sui suoi canali social, tramite lunghe clip in giro per la città a scoprire Napoli, tramite le divertenti scelte musicali via Instagram Stories, hanno portato in giro per il mondo il capoluogo campano. (E si son portati via anche le mozzarelle!)

Giusto due numeri, perché su Instagram i post dei blaugrana li seguono in quasi 84 milioni di persone, in 155 mila han visto il video del tour del San Paolo via Youtube, in quasi 200 mila via Twitter han visto il post del Barcellona con le bellezze cittadine intitolato: "Napoli è bellissima!"What else? La speranza è l'ultima a morire, sognando di raccontare tanti altri eventi così.

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