Stagione altalenante e formata da alti e bassi per Dries Mertens: il belga è esploso sotto gli ordini di Maurizio Sarri che lo ha trasformato in una vera e propria punta dopo una lunga carriera da esterno. Con l'arrivo di Carlo Ancelotti, invece, ha sofferto il cambio di modulo e soprattutto le scorie post mondiale.
Otto reti in 25 partite di Serie A, tre gol in Champions League e 0 in Europa League: rispetto a ciò che ha abituato a far vedere è una media al di sotto delle sue aspettative. Ma quale è il motivo? Il mal di Cina non c'entra davvero nulla, Dries è un professionista esemplare e ha sempre lasciato fuori dal campo le vicende di mercato. Ha sofferto, chiaramente, il cambio di modulo e quando un attaccante non si sblocca interviene un calo mentale dal punto di vista psicologico.
Il belga non segna dal 29 dicembre 2018, una rete nella gara casalinga contro il Bologna vinta per 3-2. Settantasette giorni a secco, un lungo digiuno per Dries Mertens che ora ha l'occasione di riscattarsi. Lorenzo Insigne, ieri sera, si è fermato durante il riscaldamento e la SSC Napoli oggi ha comunicato che si tratta di una elongazione dell'adduttore destro. I tempi di recuperi sono stimati in tre settimane, quindi la coppia d'attacco sarà formata da Mertens e Milik, unici attaccanti rimasti nella rosa del Napoli. E' chiaramente l'occasione del belga di tornare al gol e a far esultare i tifosi azzurri come faceva anni addietro.
di Simone Scala
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