PSG, Buffon: "E' dura al San Paolo, rispetto per il Napoli visto all'andata! Ho aneddoti su Ancelotti, l'importante sarà non perdere. L'anno scorso ho temuto di perderlo, il Napoli meritava lo scudetto"

Gentili lettrici e lettori di CalcioNapoli24, vi proponiamo la diretta testuale della conferenza stampa di Thomas Tuchel, allenatore del PSG, con Gianluigi Buffon, nel pre-partita di Champions League contro il Napoli calcio dallo stadio San Paolo.

NAPOLI-PSG, CONFERENZA THOMAS TUCHEL

La conferenza stampa pre-partita contro il Napoli di Thomas Tuchel e Gianluigi Buffon comincerà oggi alle ore 19.30 dal San Paolo.

• Qui la diretta testuale del nostro inviato per la conferenza stampa.

19.20 - Arrivato il pullman del PSG al San Paolo.

19.30 - C'è fermento in sala stampa al San Paolo, fra pochi minuti inizierà la conferenza stampa di presentazione del PSG.

19.34 - Inizia la conferenza stampa di Tuchel:

"Perchè avete deciso di allenarvi a Parigi? I giocatori hanno giocato venerdì, allenamento sabato mattina e poi domenica libero. Non volevo stare troppo tempo senza giocare, per questo stamattina ci siamo allenati".

Durante un'intervista Xavi ha elogiato Mbappe ma non è maturo: "Sì, è normale: ha solo 19 anni e può ancora migliorare, ma è già fra i migliori al mondo e può solo migliorare".

Draxler o Rabiot? Se gioca Cavani? "Non posso dirlo ancora, siamo soltanto a lunedì pomeriggio: non so chi dei due giocherà. Edinson è venuto con noi, si è allenato, poi decideremo se giocherà o meno".

Quali sono i punti forti del Napoli di cui preoccuparsi? "E' una squadra forte, molto compatta che gioca da tempo insieme: sempre pericolosi, tante qualità individuali in attacco e disciplinati in attacco. Sarà una gande sfida, ma vogliamo vincere lo scontro diretto. Siamo a fine primo tempo dopo l'andata, vogliamo dare il massimo e siamo fiduciosi dopo Marsiglia e Lille, cercheremo di dare il massimo".

La partita dell'andata ha aumentato certezze o paure? "Il primo match è stato molto difficile, il pari è stato meritato anche se potevamo giocare meglio. Dite sempre che siamo favoriti, ma ormai sono abituato. Non abbiamo dubbi, è una grande sfida. Il primo tempo per trenta minuti non eravamo al nostro livello. Abbiamo avuto una grande reazione contro Marsiglia e Lille".

Quale giocatore toglierei al Napoli? "Ah, (ride, ndr). Non posso rispondere, perchè non voglio parlare di singoli alla vigilia del match".

Quanto guadagna la mia difesa con T.Silva e Buffon? Come sta Verratti? "Marco Verratti ha fatto un errore, sono cose che succedono: è una situazione difficile ma è sempre stato presente agli allenamenti, non è una questione professionale. Ci mettiamo questo episodio alle spalle. Gigi e Thiago sono molto importanti. Conosce l'ambiente, Napoli, per noi è molto importante. Ha personalità e con la sua qualità darà il suo contributo. Thiago la stessa cosa, è il nostro capitano ed è super importante, un professionista con personalità".

Ancelotti ha detto che per andare lontano in Champions serve esperienza, per questo gioca Buffon? "Tanta fiducia in Areola, ma Gigi può giocare e Gigi merita assolutamente di giocare qui, in Italia con una squadra che conosce. Sono molto fiero di avere sia Gigi che Areola, sono straordinari".

Il PSG ha bisogno di vincere domani, può essere una motivazione per giocare con 4 attaccanti? "Sì, è una possibilità: contro il Napoli abbiamo giocato con due moduli, ma potrebbe anche essere una difficoltà quando perdi palla. Non possiamo rischiare troppo, siamo fiduciosi ma proveremo ad essere comunque offensivi".

19.52 - Termina la conferenza stampa di Tuchel. Adesso parla Buffon:

"Conosco molto bene lo stadio, è difficile giocare qui: allo stadio c'è un ambiente molto complicato, molto caldo, perchè la squadra e i tifosi hanno un grande feeling. Per noi è molto complicato, il Napoli venuto a Parigi è una squadra da rispettare".

Questa partita è decisiva? "Non è una partita normale, sappiamo che dobbiamo vincere. L'importante è non perdere per avere delle possibilità, abbiamo ancora le sfide con Liverpool e Stella Rossa".

"Provo emozioni ad essere qui, sono conscio che questo lavoro regala tante emozioni. Avendo questa consapevolezza, aver avuto la fortuna di poter rientrare in una partita così importante in Italia e a Napoli è un qualcosa che inevitabilmente mi regala delle scosse importanti e spero di poter dopo questo esilio forzato di poter fare una buona gara e poter essere utile ai miei compagni e alla causa".

Campionato francese poco allenante per la Champions? "Io non so se l'aggettivo giusto è facile o difficile, perchè sinceramente in Francia sto trovando squadre che individualmente e fisicamente e tecnicamente hanno qualcosa di superiore rispetto all'Italia e cercano di metterlo in mostra. Il problema è che provando ad offendere, la fase difensiva delle tue avversarie viene meno e questo permette al PSG più forte sulla carta di segnare di più, in Italia invece studi esageratamente la tattica e la fase difensiva. Non so se sia un bene o un male, dipende dai gusti. In Europa le difficoltà non sono dettate dal calcio francese, negli ultimi venti giorni ho potuto vedere una squadra diversa dopo PSG-Napoli: siamo cresciuti e siamo più compatti. Per far bene in Europa, bisogna esser solidi. Con Marsiglia e Lille abbiamo avuto queste sensazioni".

Ancelotti parlando di te ha detto sarà un piacere ritrovarlo, ho grande rispetto per l'amic0. Cosa rispondi? "Inutile sottolineare che contraccambio questi complimenti e parole affettuose, Carlo è una parola veramente speciale. Lo sappiamo tutti, ha il potere che hanno in pochi: le sue squadre diventano le seconde squadre di tutti. Quando non sai per chi tifare, tifi per la squadra di Ancelotti! E' una persona atipica, in questo mondo con naturalezza ha saputo farsi apprezzare e vincere. Mi arrabbio quando dicono che è una grandissima persona, perchè è anche un grandissimo tecnico! Ha un qualcosa di diverso rispetto agli altri per quanto ha vinto, la persona non si discute ma bisogna sottolineare anche il tecnico. Aneddoti? Sono legati a Parma e alla Juve, mi chiamò lui dandomi la certezza che ci sarebbe stato lui. Sentivo le voci di Lippi, lui mi disse che era tranquillo che sarebbe arrivato lui alla Juve. Un anno dopo vinse la finale di Champions contro di noi e quindi, vedi, ha saputo rifarsi (ride, ndr)!".

"Sicuramente so e sappiamo che siamo in una situazione non facile, però è anche vero che la squadra l'ho vista in crescita importante nelle ultime due settimane, questo mi fa ben sperare per la Champions. Il mio motivo di continuare a giocare non dipende dal vincere la Champions, ma dalle motivazioni che ho e da come sto fisicamente. Finchè vorrò sacrificarmi, continuo".

L'anno scorso hai temuto di perdere lo scudetto con la Juve? Come cambia il Napoli da Sarri ad Ancelotti? "Sì, l'anno scorso c'è stato un lungo momento di una settimana nel quale ho pensato di non vincere più lo scudetto, per dei meriti evidenti del Napoli. Per quel che riguarda la differenza del Napoli con l'anno scorso, non mi va di dire se meglio Ancelotti o Sarri, balza all'occhio però la consapevolezza diversa che mi sembra abbia il Napoli nel gestire le gare. Gli altri anni sciorinava un calcio eccezionale, bellissimo per palati fini ma sembrava sempre che se non andasse a duemila all'ora poteva crollare tutto. Adesso vedo una squadra che dà alla partita il ritmo che la partita richiede, con una gestione più consapevole della gara. Viva Ancelotti ? Questo lo dite voi, io non lo devo dire (ride, ndr)".

20.11 -Termina la conferenza stampa di Buffon.

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