Il signor Reina lascia un segno indelebile, l'esordio di Colombo e la stima di Benitez: piccoli gesti tra grandi uomini

La nomination di Signore del Calcio andrebbe di diritto a Pepe Reina. Persona straordinaria e portiere eccellente, un bagaglio umano e sportivo che il Napoli rischia di perdere. Ma qui ha già lasciato il segno, di quelli che non salgono agli onori della cronaca sportiva, quelli che non hanno alcuna ribalta mediatica. Silenziosamente ha deciso ed ha eseguito.

RAFAEL - Con l’addio di Morgan De Sanctis, e contestualmente all’arrivo di Reina, in casa Napoli era già arrivato anche il giovane portiere brasiliano Rafael. Giovane, ma pur sempre secondo della nazionale verdeoro. In più di un’occasione Reina, sin da subito titolarissimo, si è tirato fuori chiamando in causa Rafael. Prima l’esordio, poi una sere di partite a sua disposizione, complice un lieve risentimento muscolare dello spagnolo, avevano dato dal brasiliano la possibilità di acquistare fiducia e coraggio, di esprimersi al meglio. Poi l’infortunio ha riportato Reina come numero uno indiscusso tra i pali.

Nella lista dei portieri però c’è pure Roberto Colombo. Terzo portiere del Napoli dal 2011, mai esordito. Rimasto in panchina, silenziosamente, nonostante il club avesse acquistato sia Andujar per il prossimo anno che Doblas subito dopo il ko di Rafael. Il terzo, indiscusso, quindi è rimasto lì a guardare. Ma, ai più attenti, non sono sfuggite né le parole di Reina né quelle di Benitez.

“Siamo tre portieri allo stesso livello, quando il mister ci chiama noi siamo pronti. L’importante è che facciamo bene il nostro dovere, se resto in panchina non è un problema. So che la porta del Napoli è in buone mani”.  (Reina dopo l’esordio di Rafael)

“Non ho bisogno di altri portieri, abbiamo Colombo. Si allena benissimo ed è un professionista serio. Ci fidiamo di lui, i miei portieri sono tutti bravi”. (Benitez dopo l’infortunio di Rafael)

Parole mai dette a caso e neppure frasi di circostanza. Lo aveva già detto Reina, e l’ha confermato più volte Benitez. Con l’arrivo di Doblas, Roberto Colombo ha continuato a lavorare con la serietà di sempre, senza mai esporsi né lamentarsi. E Benitez ha ripagato la sua professionalità.

Napoli-Cagliari è una ghiotta occasione, Benitez è un vincente, schiera comunque una formazione che possa portare al Napoli i tre punti, ma Reina è sempre un signore, anche questa volta si tira fuori e fa un cenno alla panchina. Non facciamo difficoltà a credere che tra i due spagnoli si fosse già parlato di questa sostituzione. Reina esce, Colombo fa il suo esordio con la maglia del Napoli a 38 anni ed alla sua terza stagione in azzurro. Nel suo palmares ci sono entrambe le Coppe vinte dal Napoli, e se lo spogliatoio azzurro è così unito lo si deve anche a uomini come lui che calcano poco il terreno di gioco ma mettono la propria intelligenza e la propria personalità al servizio della squadra, a prescindere da chi va in campo. Lo stesso portiere che nel ritiro di Dimaro passeggiava tranquillamente tra i tifosi divertendosi con i suoi bambini, che nonostante non fosse mai sceso in campo, veniva applaudito e ricoperto d'affetto per la sua disponibilità ed il suo modo sempre gentile e gioioso di porsi nei confronti degli altri.

“Ho scelto di far giocare chi si impegna di più e lavora duramente ma ha trovato poco spazio”. Ha concluso Benitez nel post-partita di Napoli-Cagliari.

Ad maiora.