In programma una vera e propria rivoluzione per la Champions League. Stiamo parlando del triennio non così lontano 2024/27. E’ già in progetto all’UEFA la discussione su quella che sarà la nuova competizione internazionale cui parteciperanno soltanto i grandissimi club.
Per far sì che il prodotto diventi sempre già fruibile e vendibile a prezzi elevati, il massimo organo calcistico europeo vuol creare una competizione aristocratica composta per la maggior parte solo da top club che hanno una storia al livello della gara cui partecipano.
Secondo quanto riferisce l’edizione odierna di Repubblica, tra i vari punti in programma di discussione ci sarebbe addirittura quello di invertire il calendario delle partite: quelle di Champions di sabato e domenica (almeno dagli ottavi o dai quarti) e quelle di campionato in turni infrasettimanali. Basterebbe solo questo per chiamarla rivoluzione ma le novità non sono finite qui.
La cosa che colpisce maggiormente è l’ipotesi di distribuire wild card, ossia inviti alla competizione, legati alla storia dei club, ma pure all’attrattività delle città. Un progetto sul modello del Sei Nazioni di rugby, che proprio grazie alle gare al weekend consentirebbe di incrementare l’indotto anche con pacchetti turistici. Dunque il cambio epocale riguarderebbe soprattutto i meriti sportivi. In sostanza, alcuni club parteciperebbero di diritto a questa nuova Champions League perché invitati grazie alla storia e alle potenzialità turistiche della città in cui giocano.
Non è un caso, infatti, che in Lega (Serie A) vi sia stato un forte avvicinamento d’intenti tra Milan, Inter e Juventus. Queste, definite da Repubblica come l’aristocrazia del calcio italiano, avrebbero una cosiddetta wild card di diritto per storia e città di appartenenza. Non sono dello stesso avviso, però, Napoli e Roma che si trovano ormai da anni più in alto di Milan e Inter per meriti sportivi (posizionamento in classifica). Queste non vogliono essere costrette a giocarsi sul campo ogni anno il solo posto libero per giocare una Champions a cui le milanesi sono invitate.
Uno scenario che non tutti, però, condividono: l’Uefa di Ceferin e l’ECA, l’associazione dei club europei presieduta da Andrea Agnelli, sono legate da un rapporto saldissimo. Di tutto questo se ne sta già parlando ma torneranno a farlo il 6 e 7 febbraio, nel congresso Uefa a Roma. Anche se, con Aurelio De Laurentiis a capo del settore marketing e comunicazione dell'ECA, è plausibile che le ragioni del Calcio Napoli vengano fatte rispettare nelle sedi opportune.