IL GIORNO DOPO la nona giornata... la spallata decisiva a gennaio, la parata non-normale di Handanovic e l'Inter provinciale

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IL GIORNO DOPO la nona giornata... la spallata decisiva a gennaio, la parata non-normale di Handanovic e l'Inter provinciale

Il giorno dopo la nona giornata. I nerazzurri, numeri alla mano, sono gli unici che, almeno fino a questo momento, sono riusciti in parte a tenere il gran passo degli uomini di Sarri. Galvanizzati dalla rocambolesca vittoria nel derby, a “parole” Spalletti aveva sbandierato ai quattro venti la volontà di poter effettuare il sorpasso in classifica. Gli azzurri invece, sono reduci dalla dispendiosa trasferta in terra inglese. Il Napoli ha speso a Manchester energie fisiche e non solo. Però, la sconfitta, paradossalmente, sembra aver lasciato ancora maggiori convinzioni all’undici azzurro.

Il giorno dopo la nona giornata. Le parole di Spalletti, resteranno lettera morta. Schiererà la sua Inter né più, né meno, come fanno tantissimi allenatori di compagini di seconda/terza fascia. Laterali esterni sistemati sulla linea dei terzini, difesa a sei e Icardi abbandonato al suo destino. Chi aveva pronosticato palla lunga sul centravanti argentino e giusto un paio di elementi a rimorchio, aveva visto giusto. Ne verrà fuori una gara dove l’Inter giocherà come una provinciale qualsiasi solo che ha giocatori più forti nel reparto difensivo, oltre ad un portiere che, al momento, per rendimento, è tra i migliori della serie A. Per tanti osservatori, all’indomani del pari strappato al S.Paolo, i nerazzurri sono più consapevoli delle proprie forze (?) e in piena lotta per lo scudetto. Che dire, bontà loro.

Il giorno dopo la nona giornata. Per venirne a capo nella ripresa Sarri le proverà tutte. Da Zielinski a Rog fino ad Ounas. Il risultato finirà per non schiodarsi dallo zero a zero. Per mentalità e propensione al gioco alla ricerca della vittoria, il Napoli avrebbe meritato di vincere. Poi è normale che gli azzurri abbiano dovuto concedere qualche ripartenza, ma questo accade sempre contro compagini che si schierano con tutto l’organico dietro la linea del pallone. In altri tempi, neanche tanto lontani, una partita come quella di ieri, il Napoli magari l’avrebbe anche persa.

Il giorno dopo la nona giornata. Gli azzurri, malgrado la muraglia cinese degli avversari, le loro buone e brave occasioni le hanno create. Bravissimo Handanovic in più circostanze, la parata di suola su conclusione di Mertens non è apparsa “normale” e egoista lo stesso Mertens nella ripresa quando cercherà la conclusione centrando D’Ambrosio con Insigne liberissimo e Hamsik anche pronto a rimorchio. Peccato.

Il giorno dopo la nona giornata. 25 punti dopo nove partite e vetta della classifica, neanche i tifosi più ottimisti l’avrebbero pronosticato. A mantenerla questa strepitosa media! Si arriva fino alla fine anche attraverso risultati come quello di ieri. Certo, è normale che qualche elemento inizia a mancare di brillantezza e magari finisca per perdere lucidità quando si tratta di scegliere la giocata giusta. La spallata decisiva per arrivare fino in fondo potrebbe arrivare dal mercato di gennaio. Ma ora è presto. C’è ancora tempo. E’ il tempo per recuperare energie che manca. Mercoledì si torna in campo e ci sarà da riprendere la corsa.

Stefano Napolitano

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