Il rischio era perdere la 7^ partita su 13 giocate, roba che nemmeno lo smandrappato Ancona di Jardel. Massimiliano Allegri c’è andato molto vicino, ha visto la morte in faccia ma alla fine è riuscito nell’impresa che non riuscì a Tabarez e Terim: salvare le chiappe grazie alla reazione d’orgoglio dei suoi ragazzi, in particolare di El Sharaawy, Bojan e Boateng. I sensi di colpa di Berlusconi e Galliani, autori numeri 1 dello sfascio, nelle settimane scorse avevano provveduto a tenerlo sotto la tenda ad ossigeno a dispetto dei risultati (pessimi) e del gioco (orrido) di questo povero Diavolo griffato Allegri. Bella la risposta del secondo tempo di Napoli: ora però c’è l’Anderlecht e la parola d’ordine è ripetersi. Perché una sconfitta vorrebbe dire Milan fuori dalla Champions e capolinea. Fine della corsa.
BOATENG, voto 6,5. Per un tempo almeno torna ad essere (quasi) lo smagliante Boateng del primo anno in rossonero: concentrato, aggressivo, famelico, impetuoso. Schierato da terza punta effettiva (lui a destra, Bojan al centro, El Sharaawy a sinistra) nei primi 6 minuti prova due volte la saetta in porta, poi scodella due assist al bacio prima a Montolivo – che spreca malamamente -, poi a El Sharaawy, che sulla palla messa in mezzo da Prince arriva con un soffio di ritardo. Nell’ennesima serata da coccolone del Milan, lui è una delle note liete. REDIVIVO.
INSIGNE, voto 7. Avete presente il giocatore di minigolf che per mandare palla in buca deve farla passare sotto una serie di piccole porticine sistemate una in fila all’altra? Ebbene: per mettere in buca la palla del 2-0 Insigne ha fatto proprio così: ricevuta la sfera da Maggio, si è inventato un tiro con doppio tunnel, prima sotto le gambe di Acerbi, poi sotto quelle di Abbiati. Due minuti dopo, per gentile concessione di Constant, ha sui piedi la palla del possibile 3-0, ma per troppo altruismo la regala a Totem-Cavani, che non ne approfitta. ELETTRICO.
ABBIATI, voto 5-. Ricordate il terrificante Dida delle ultime apparizioni in rossonero, quello che si buttava da una parte mentre la palla s’insaccava dall’altra? Ebbene, non sembrava Abbiati, ma il fantasma di Dida quella strana creatura che si aggirava tra i pali del Milan nel primo tempo di Napoli. Primo gol (Inler) con palla che s’infila a destra mentre lui si butta a sinistra; secondo gol (Insigne) con palla che gli passa tra le gambe dopo aver fatto lo stesso con le gambe di Acerbi. Nel secondo tempo, la respinta di piede su botta a colpo sicuro di Cavani (63’), ribadita al 78’, vale un parziale riscatto. SPAVENTEVOLE.
CAVANI, voto 6-. Strano a dirsi ma gioca maluccio, El Matador, che per due volte – prima sul 2-0, poi sul 2-1 – ha sul piede la palla che potrebbe tumulare il Milan: nel primo tempo, messo a tu per tu con Abbiati da un Insigne che dopo le ramanzine di Mazzarri si sente obbligato al vassallaggio, dorme e si fa anticipare da Mexes (avete capito bene, da Mexes!); nel secondo tempo, la botta che di solito non perdona viene ribattutta di piede da Abbiati. Stranamente sfasato, gioca comunque una partita generosissima, spesso in ripiegamento difensivo su Bojan (!). STRANITO.
EL SHARAAWY, voto 7,5. Nel primo tempo, senza fortuna, tenta due volte il gol con la sua azione tipica: corsa in orizzontale palla al piede lungo la linea dell’area, breve conversione centrale e tiro a giro. Poi, ripetendo identico movimento, ma senza palla al piede, segna la rete (bellissima) che tiene il Milan sotto la tenda ad ossigeno girando all’incrocio dei pali la palla servitagli da De Sciglio in affondo laterale. Incredibile ma vero, nel più malandato Milan dell’era berlusconiana lui pare baciato dalla grazia: vedi azione del secondo gol, firmato con una facilità di corsa e d’esecuzione impressionanti, su assist al bacio del ritrovato Robinho. ABBAGLIANTE.
INLER, voto 6,5. Abituato a ben altri tiri e a ben altri gol (vedi bomba con cui trafisse la Juve nel match della mancata esultanza, o la saetta che indirizzò nella rete di Cech, portiere del Chelsea, un anno fa allo Stamford Bridge), non crede ai suoi occhi quando al minuto 4 vede Abbiati buttarsi da una parte mentre la palla partita dal suo piede s’insacca dall’altra. Gol a parte, gioca una discreta partita, non troppo assistito dai compagni del centrocampo. SOLIDO.
DE JONG, voto 5. Con tutto il rispetto per il giocatore e per chi ha avuto la pensata di andare ad acquistarlo, la domanda da un milione di dollari è: ma questo De Jong sa fare qualcos’altro oltre a ricevere palla e passarla al compagno più vicino, preferibilmente a non più di 3 passi da lui? Perché insomma, anche Gattuso non aveva piedi di fata, ma correva come un ossesso, e ringhiava e trascinava e ogni volta che entrava in azione era una scossa elettrica sulla partita! Di grazia, mr. De Jong, prima di Natale riesce a farci vedere qualcosa che non sia questo stucchevole, deprimentissimo ti-tic & ti-toc? LAGNA.
HAMSIK, voto 6-. Un po’ come Cavani, gioca decisamente al di sotto delle sue possibilità: sprecando lui pure, come il Matador, la palla del 3-1 che avrebbe chiuso i conti con un destro in corsa, su lancio di Cavani, che invece che in rete finisce addosso ai fotografi. Nel primo tempo, su una ripartenza invitante, sbaglia completamente i tempi del passaggio a Insigne, che serve quando il ragazzo è ormai in fuorigioco. OPACO.
CONSTANT, voto 5. Sono a dir poco drammatici i due minuti che il guineano vive tra il 30’ e il 32’. Nella prima azione Maggio se lo beve sulla destra prima di mettere in mezzo la palla che Insigne trasforma nel 2-0 per il Napoli; nella seconda è lui stesso – ancora in trance – a rischiare di mandare in porta, con retropassaggio sciaguratissimo, Insigne: che invece di calciare a rete con 8 metri di porta spalancati davanti, serve Cavani, che getta alle ortiche facendosi anticipare. CATATONICO.
NAPOLI (3-5-1-2). De Sanctis 6; Campagnaro 6,5, Cannavaro 6, Gamberini 5,5; Maggio 7, Dzemaili 6, Inler6,5 , Zuniga 6+; Hamsik 6-; Insigne 7, Cavani 6-. Allenatore Mazzarri 6-.
MILAN (4-4-2). Abbiati 5-; De Sciglio 6+, Mexes 5, Acerbi 5, Constant 5,5; Boateng 6,5, Montolivo 6,5, De Jong 5, Nocerino 6-; Bojan 6,5, El Shaarawy 7,5. Allenatore Allegri 6.
ARBITRO: Bergonzi 6,5.