Hanno fatto rumore le dichiarazioni affidate da George Weah al social network Twitter. Una serie di considerazioni talmente pesanti da aprire immediatamente il processo in merito alla veridicità dell'account del liberiano. Un vero e proprio mistero, specie in considerazione del fatto che lo stesso Fabio Parisi (ex agente ed amico del fuoriclasse) che oggi ha scaricato il profilo bollandolo come fake, lo aveva anche accolto trionfante nell'etere non più tardi del 20 novembre scorso come visibile nella foto a fianco, e che l'esempio era stato seguito da gente come Abate o lo storico dirigente del Milan Gandini o la stessa FIFA.
Tanti i segnali contrastanti, a partire da foto con il pallone d'oro conquistato sul comodino, o retweet più che sospetti, per non parlare di illustri autoscatti e dialoghi con altri protagonisti del calcio italiano e non solo.
Un caso mediatico creato da chi ora si affretta a smontarlo, o il modo più semplice di rimediare ad un errore di valutazione?