Ultimissime calcio Napoli- Come riportata Il Mattino, domani nella Confindustria del calcio si capirà anche che la data del 3 maggio per la ripresa del campionato di Serie A non è fattibile. Neppure a porte chiuse. Non ci sono le condizioni per iniziare ed è probabile che già nelle prossime ore arrivi questo annuncio. Si parte due settimane dopo e si sforerà a luglio.
Difficile capire soprattutto se il campionato di Serie A tornerà in questa stagione. Tutto dipenderà l'evolversi nelle prossime settimane dell'emergenza Coronavirus, intanto, ipotizzando anche delle soluzioni alternative: giocando a porte chiuse, Atalanta, Brescia, Verona e così via potrebbero giocare in campo neutro. La Premier è pronta con il suo piano: stop di altri due mesi, si riparte il primo giugno e si gioca per sei settimane.
Ora serve un piano strategico da parte della Lega sotto il profilo degli interventi economici, pare abbia trovato anche una certa compattezza. Il calcio italiano ha un fatturato di circa 4,7 miliardi all’anno e domani si ricomincerà dalla richiesta dei medici sportivi di uno stop fino al 3 aprile. E' ormai evidente che da qui alla fine della stagione si giocherà a porte chiuse. Il danno, da mancati incassi più indotto, è calcolato tra i 150 e i 180 milioni di euro. Poi si vedrà. Domani il calcio proverà a definire il piano delle rivendicazioni anche col governo. Agevolazioni fiscali ma soprattutto norme più agili per la costruzione di nuovi impianti. Servono i 100 milioni delle sponsorizzazione sul betting con le agenzie di scommesse che investono ovunque tranne in Italia perché c’è un divieto che, secondo i presidenti, va tolto. Poi la Melandri che viene considerata come un impiccio nella contrattazione della cessione dei diritti tv.