"La Juve rischia la radiazione", Ziliani: "Ecco tutta la verità sul grave caso stipendi!"

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La Juve rischia la radiazione, Ziliani: Ecco tutta la verità sul grave caso stipendi!

Ultime notizie Serie A - La Juve rischia la radiazione, lo afferma Ziliani e racconta la verità sul caso stipendi

Ultime notizie JuventusDopo la batosta dei 15 punti di penalizzazione per la prima inchiesta sulle plusvalenze fittizie, adesso la Juventus rischia grosso per quel che riguarda la questione stipendi. Con l’assenso dei giocatori, infatti, la Juventus pare abbia tolto dal bilancio al 30.6.20 oltre 64 milioni, dal successivo quasi 64. Con “documenti di impegno vincolanti, su fogli non federali, non depositati presso la FIGC/LNP-A e custoditi in luoghi non di pertinenza della società”. Oltre 120 milioni in due anni.

Avrebbero commesso illecito per il 2019-20: Bentancur, Bernardeschi, Bonucci, Chiellini, Cuadrado, Danilo, De Ligt, Da Sciglio, Demiral, Douglas Costa, Dybala, Higuain, Khedira, Alex Sandro, Maruidi, Pjanic, Rabiot, Ramsey, Ronaldo, Rugani, Szczesny, Sarri.

Avrebbero invece commesso illecito per il 2020-21: Bentancur, Bernardeschi, Bonucci, Chiellini, Chiesa, Cuadrado, Danilo, Demiral, Ronaldo, Dybala, Kulusevski, Alex Sandro, Mc Kennie, Rabiot, Arthur, Ramsey, Szczesny. Cristiano Ronaldo sembra essere il solo a non aver firmato: non rischierebbe quindi squalifiche.

Caso stipendi Juventus

Juventus, caso stipendi: ecco cosa rischia

A spiegare nel dettaglio il caso stipendi in casa Juventus e cosa rischia, è il giornalista Paolo Ziliani de Il Fatto Quotidiano, secondo cui, in caso di estrema gravità del reato amministrativo commesso, la sanzione potrebbe andare dai punti di penalizzazione a retrocessione, esclusione dal campionato, revoca del titolo.

Questo il thread via Twitter di Ziliani che esplica il caso:

"La “manovra stipendi” della Juventus: storia di un gigantesco illecito. Doppio. Partecipato da tutti, l’intero Cda e 40 tesserati. Il club di Agnelli vara la prima manovra nella primavera del 2020, in pieno Covid, e la ripete senza esitare nella primavera del 2021. Tutto inizia il 22.2.20 con una mail inviata da Agnelli ai suoi fidati collaboratori: #Paratici, #Nedved, #Cherubini, #Bertola. Agnelli dice che la perdita prevista al 30 giugno 2020 è di 177 milioni. “Il nostro obiettivo dev’essere contenere le perdite a -50 milioni”. L’idea iniziale di Paratici è drastica: “Io dico che dobbiamo togliergli 3 mesi di contratto aprile, maggio e giugno”, scrive a Cherubini. In realtà i primi colloqui con Chiellini, capitano, non sono fruttuosi. I calciatori non ci stanno, serve una soluzione diversa.

Soluzione trovata. La società chiede ai giocatori di rinunciare a 4 mensilità, da marzo a giugno 2020, con la promessa garantita di ricevere 3 delle 4 mensilità nelle due stagioni successive. Le rinunce vengono riportate sui moduli perchè abbiano effetto federale. 

Chiellini comunica ai compagni via Whatsapp l’accordo sottoscritto col presidente Agnelli. Avvisa che il club comunicherà alla stampa solo la rinuncia agli stipendi e non la successiva integrazione “per questioni legislative di Borsa”. Voi non dite niente, aggiunge. Anche se riduzioni e integrazioni sono state firmate contestualmente, la Juventus riporta in bilancio (quello al 30.6.20) solo le prime che arrecano un beneficio al club di circa 90 milioni. Le integrazioni vengono spostate al bilancio successivo. Ai media si parla solo del risparmio di 4 mensilità e “nei documenti societari - scrivono i PM - viene fornita una rappresentazione della manovra stipendi non veritiera”. “Il reale beneficio economico consiste in una sola mensilità stipendiale”. Non 90 milioni, ma 22,5.

Interrogati, tutti i giocatori ammettono di aver rinunciato a una sola mensilità. DeLigt e De Sciglio consegnano copia della chat Whatsapp in cui Chiellini spiega a tutti i termini dell’accordo e chiede di non parlare coi giornalisti, di dire solo della rinuncia. Il 26.11.2021 gli inquirenti sequestrano nell’ufficio di Agnelli il documento della finta rinuncia a 4 stipendi firmato da lui e Chiellini. Il capitano interrogato dice di aver “firmato solo una gran stretta di mano col presidente”. Allora gli mostrano il documento. Una raffica di perquisizioni alla Juventus permette di trovare i documenti che dimostrano come i documenti di rinuncia agli stipendi e quelli della loro successiva integrazione fossero stati predisposti contestualmente e fatti firmare nel periodo marzo-maggio 2020. Ma le riduzioni vennero depositate in Lega a maggio, le integrazioni solo a luglio, a bilancio chiuso. Così la Juventus ha di fatto occultato perdite per 67,5 milioni “postergando gli oneri dell’integrazione, in realtà già pienamente maturati, nell’anno successivo”.

È però con la seconda manovra, quella messa in atto nel 20-21, che l’illecito diventa se possibile ancor più colossale. Non essendoci più il Covid (il finto motivo), niente più accordo Agnelli-Chiellini: si va a trattativa individuale, 17 i giocatori che firmeranno. La manovra, scrivono i magistrati, ha uno scopo preciso che Paratici esplicita: “L’obiettivo per questa stagione è non avere un patrimonio netto negativo”. La Juventus non potrebbe nemmeno iscriversi al campionato, la situazione è seria. Talmente seria che…Nel report mensile della riunione OC (“One Company”), cui prendono parte tutti i massimi dirigenti juventini a partire da Agnelli, viene scritto: “Il OC ritiene opportuno non divulgare la manovra stipendi esternamente (…) operazione-chiave per la messa in sicurezza”. Gli inquirenti sequestrano le mail in cui viene dettagliato giocatore per giocatore il recupero di 63,971 milioni di finta rinuncia a stipendi e una successiva integrazione per soli 28,287 milioni.

C’è anche la posizione che riguarda Ronaldo ed è interessante. La Juventus deposita infatti un documento di riduzione stipendi firmata da Paratici e Ronaldo in data 30.4.21. Ma non deposita il documento di integrazione e quando CR7 il 31 agosto va al Manchester in una situazione così confusa entra in gioco Agnelli. Dal report riunione OC: “AA chiede informazioni sulla situazione di CR7. Sottolinea come questi sia andato via senza curarsi di finalizzare la sua posizione riguardo la manovra stipendi. Suggerisce di non rincorrerlo ma di aspettare sia lui a sollevare la questione”. Tutto ciò anche se Cherubini segnala che “l’importo della manovra che lo riguarda è pari a 19 milioni. La lettera firmata prevede che nel caso un calciatore non fosse tesserato per Juventus al 5.9.21 l’importo dovuto venga corrisposto come incentivo all’esodo".

Inutile dire che le “side letter”, cioè le scritture private a garanzia del pagamento incondizionato che i calciatori avrebbero ricevuto, non sono state depositate in Lega, non sono state conservate in società ma in studi legali dove sono state alla fine sequestrate.

Quello della “manovra stipendi” è un illecito di gravità e proporzioni inaudite. Tutti i dirigenti e tutti i tesserati sono coinvolti, accordi sleali sono stati raggiunti, i documenti non sono stati depositati in Lega ma nascosti perchè non fossero mai trovati. Il Codice GS è chiaro. L’art. 31 rimanda in questi casi all’art. 8 comma 1 che prevede, in caso di estrema gravità del reato amministrativo commesso, punti di penalizzazione, retrocessione, esclusione dal campionato, revoca del titolo. Dite voi se non siamo vicini alla radiazione".

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