IL GIORNO DOPO Napoli-Granada...la conquista della 'settimana tipo', la mezza dozzina di azzurri fuori ruolo e la chiacchierata sul pareggio

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IL GIORNO DOPO Napoli-Granada...la conquista della 'settimana tipo', la mezza dozzina di azzurri fuori ruolo e la chiacchierata sul pareggio

Il giorno dopo Napoli – Granada. Gli azzurri riescono nella non facile impresa di farsi eliminare ai sedicesimi di finale dalla modesta squadra spagnola che, per la prima volta nella sua storia, approda ai quarti della manifestazione. Peggior difesa del campionato spagnolo, reduce dalla sconfitta contro gli ultimi della Liga, formazione assolutamente modesta ma, niente, non è bastato. Gli azzurri sono stati capaci di beccare tre reti tra andata e ritorno e salutare anche quest’altro obiettivo. Di contro, però, conquistano “ la settimana tipo “. Staremo a vedere se servirà a qualcosa.

Il giorno dopo Napoli – Granada. Gli azzurri si presentano alla gara da dentro o fuori, reduci da una serie di risultati e prestazioni negative. In questi casi si cerca di sistemare ogni miglior giocatore nel proprio ruolo e provare a tentare l’impresa. Gattuso invece, si inventa un 3/4/1/2 mai provato e con una mezza dozzina di giocatori fuori ruolo. Avrà avuto le sue buone ragioni. Eppure, male non era iniziata. Gran giocata dal limite di Zielinski e svantaggio dimezzato. Meglio non poteva iniziare. Sulle ali dell’entusiasmo e della spinta emotiva, tutti si aspettano un Napoli garibaldino che provi a cercare immediatamente il raddoppio. Si gioca pur sempre contro una formazione modesta e con una difesa colabrodo. E invece gli azzurri sembrano paghi. Abbassano il baricentro. Un atteggiamento che finisce per dare fiducia a qualsiasi avversario. E anche gli spagnoli cacciano la testa fuori dal sacco. E non pare vero neanche a loro.

Il giorno dopo Napoli – Granada. Poco prima della mezz’ora il patatrac. Dalla sinistra, dove si è deciso di giocare senza un terzino di ruolo per qualche astruso motivo sconosciuto ai comuni mortali, innocuo pallone morbido a centro area. Traiettoria di facile lettura. Pallone lento. Meret resta incollato sulla linea di porta. I difensori centrali iniziano una breve chiacchierata per cercare di capire chi dovrà andare a prendere Montoro, l’unico attaccante avversario in area azzurra: “ E’ mio. No, è tuo. E’ suo. Ma siamo a zona o siamo ad uomo? Ma è un pallone lento, è del portiere “. E nel mentre loro chiacchierano, Montoro la infila alla sinistra di un immobile Meret. Quelli del Granada, esultano e ringraziano. La disorganizzazione difensiva di questo Napoli è uno degli aspetti più raccapriccianti di questa stagione da brividi. E’ palese che nessuno sappia cosa fare. Portiere compreso che, malgrado negli stadi non voli una mosca, la sua voce non la si sente mai. Mai che chiamasse una marcatura, una posizione ad un compagno. Mah, sarà timido.

Il giorno dopo Napoli – Granada. Agli azzurri occorrono ora tre goal senza subirne alcuno. Impresa ardua. Insigne centra la traversa su punizione prima dell’intervallo. Anche la dea bendata sembra aver voltato le spalle agli azzurri quest’anno. Nell’intervallo resta negli spogliatoi Maksimovic. Tre centrali dall’inizio per una squadra che avrebbe dovuto fare tre goal, misteri del calcio. Si rivede Ghoulam che spingerà alla grande sulla sua fascia di competenza. Elmas torna nel suo ruolo di interno. Il macedone, ultimamente è uno dei più tatticamente massacrati. E’ un classe ’99 e ogni partita cambia ruolo. Anche due tre volte nella stessa gara. Ha qualità, ma di questo passo non emergeranno mai. Da interno inizia a fare bene. Ma dopo il vantaggio di Ruiz, viene tirato fuori per un ancora convalescente Mertens. Tutti gli altri attaccanti, Lozano, Osimhen e Petagna, non entrano solo perché acciaccati. Altrimenti il Napoli avrebbe finito con una mezza dozzina di punte. Un film già visto e sempre con un finale poco lieto. E finisce male anche ieri sera.

Il giorno dopo Napoli – Granada. Dopodomani si torna in campo. Avversario il Benevento. Squadra che del possesso palla se ne frega, in percentuale è la formazione che tiene meno il pallone di tutta la serie A, ma ha un ficcante e organizzato contropiede con tagli e aggressione degli spazi meticolosamente preparati. Non sarà facile. Anche perché, “ la settimana tipo “, inizierà lunedì prossimo…

Stefano Napolitano

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