IL GIORNO DOPO Genoa-Napoli...l'attacco di 'Ronaldite', il colpo di sonno in difesa e la citazione di Pino Daniele

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IL GIORNO DOPO Genoa-Napoli...l'attacco di 'Ronaldite', il colpo di sonno in difesa e la citazione di Pino Daniele

Il giorno dopo

Ultime calcio -  Il giorno dopo Genoa – Napoli. E sono due. Dopo aver regolato il Venezia, gli azzurri sbancano anche Marassi. Insigne si aggiudica il ballottaggio del finto nove e ci prova gusto nel ruolo. Centra un palo, entra ed esce dai sedici metri avversari e quelli del Genoa non lo prendono mai. Al capitano, Spalletti chiede anche di cucire il gioco e il folletto di Frattamaggiore, in questo riesce sempre bene. Da un suo cambio gioco, nasce la rete del meritato vantaggio. Fabian Ruiz si esibisce nel suo pezzo forte, il tiro dalla distanza. Pallone nell’angolo lontano e questa volta Sirigu, il migliore in campo dei suoi, nulla può.

Il giorno dopo Genoa – Napoli. A metà gara, si ha netta la sensazione che tra le due squadre, il divario tecnico sia enorme, malgrado a Spalletti manchino uomini importanti. Forse se ne accorgono gli stessi protagonisti che finiscono per rilassarsi e perdere ritmo. Male, molto male. Certi atteggiamenti possono costare molto caro. Meret prima e il tanto bistrattato Mario Rui, evitano in sequenza il pari. Il campanello d’allarme, non scuote gli azzurri. Meret si avventura in un’uscita non proprio perfetta, del resto non è certo il pezzo forte del suo repertorio, perde malamente il pallone e Goran Pandev infila a porta sguarnita. Dalla cabina del VAR vedono un’irregolarità. Rete invalidata e vantaggio che resiste. Ma tranne una diagonale di Lozano, messo in angolo da Sirigu, il Napoli non si scuote neanche questa volta. E il pari, quello vero, arriva. Di Lorenzo viene colto da un colpo di sonno. Quando si desta, Cambiaso gli è già sfuggito via. Prova a rincorrerlo con le braccia dietro al corpo (…), troppo tardi. Il classe 2000 del Genoa infila Meret ed è tutto da rifare.

Il giorno dopo Genoa – Napoli. Occorrono forze fresche e Spalletti pesca dalla panchina. Prima Ounas e poi Petagna per provare a non lasciare a Genova due punti per strada ampiamente alla portata dell’organico azzurro. Koulibaly, anche ieri insuperabile, suona la carica, con una discesa palla al piede di circa trenta metri, a lato il suo diagonale. Gli azzurri ritrovano forza, gambe e concentrazione per l’assalto finale. Dal piede di Mario Rui, ancora lui, il traversone per la capocciata vincente di Petagna che regala al Napoli tre punti importantissimi, certamente più sofferti delle aspettative, ma sicuramente meritati.

Il giorno dopo Genoa – Napoli. Nel finale spazio anche per il debutto di Juan Jesus e pochi spiccioli di gara anche per Gaetano che, in ripartenza, si avventura in un inutile doppio passo. Forse un attacco di “Ronaldite”, ci può stare. Al triplice fischio, tutti ad abbracciarsi e canonica corsa sotto al settore ospiti. L’unione dello spogliatoio e del gruppo tutto, palesemente traspare. Spalletti ha certamente rimesso in sesto i cocci di un organico che con il pari interno con il Verona, aveva concluso come peggio non poteva la stagione scorsa. Forse il miglior acquisto di questa campagna acquisti senza acquisti, è proprio questo nuovo spirito di abnegazione che ci mettono tutti. In attesa di recuperare squalificati e infortunati, a questo organico sembra che manchi ancora qualcosa. Mancano poche ore alla chiusura del mercato, magari “Qualcosa arriverà…” come cantava il grande Pino Daniele.

Stefano Napolitano

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