Ultime calcio Napoli - Questa sera, alle ore 19.30, presso il Palazzetto dello sport di Castel di Sangro, in collaborazione con Regione Abruzzo, SSC Napoli, e comune di Castel di Sangro, Wall Street Italia presenta Smart talk. L'evento avrà come titolo "Ricostruire: La parola alle imprese". Straordinari gli ospiti presenti, Aurelio De Laurentiis, patron della SSC Napoli, Paolo Graziano, Amministratore Delegato di Magnaghi Aeronautica, Luca Tosto, Amministratore Delegato "Walter Tosto", Riccardo Maria Monti, Amministratore Delegato Triboo Group ed in collegamento da Milano, Giuseppe Castagna, Amministratore Delegato di Banco BPM.
Cura e conduce l'evento, Leopoldo Gasbarro, direttore di Wall Street Italia.
De Laurentiis
20:49 - FINE CONVEGNO
20:46 - De Laurentiis: "Quando ho preso il Napoli, non capivo niente di calcio ma mi intendevo di industria. Ricordo Profumo a Confindustria, mi diceva che mi avrebbe dato 100mln per i film, ma per il calcio nulla. Ascoltò per due ore, alla fine mi disse che avevo ragione. Il 10 settembre unì il comitato e, con i miei soldi, presi il Napoli. Con il Banco di Napoli ho fatto la prima sponsorizzazione di un film: mi diedero 600 milioni di Lire. Il Covid per scoprire l'Abruzzo? Sono rimasto sorpreso, è una ragione cazzuta".
20:10 - De Laurentiis: "Smart-working per Mertens e Insigne? Impossibile! Il calcio italiano va rivisitato con regole diverse. Va ristabilito il rispetto dei tifosi con il campionato che deve diventare priorità. Ceferin dovrebbe esistere in funzione dei paesi in cui si gioca a calcio, non viceversa. In Francia si sono riformati focolai di Covid, come in Spagna. Servirà capire alla ripresa del lavoro cosa succederà. Il vaccino è ancora lontano, anche se esistono tre varianti. Io devo lavorare per la Nazionale o per i tifosi napoletani? Dobbiamo ripartire quando tutto è sereno e sanificato. Ieri c'erano casi alla Roma, ripartire con gli stadi chiusi è autocastrazione. Non siamo stupidi. La serie A, a parte il Napoli, ha molti debiti, 4 miliardi di debiti. Il calcio va rifondato. I bambini sono diventati psicopatici con gli eGames. Quando mi sono battuto per i 5 cambi o per avere tutti in panchina, avevo ragione. Ho anche detto che serviva un terzo sponsor per avere altre entrate, tutti si sono adeguati. Veltroni, nel 1996, durante un governo Prodi, stabilì che le società di calcio diventassero società per azioni con finalità lucrativa. Poi è arrivato Platini con FPF per partecipare alle coppe europee. Angelo Caruso, il sindaco di Castel di Sangro, sa fare politica ma anche impresa".
20:04 - De Laurentiis: "Il coraggio deve arrivare dai banchieri per non essere bancari. Non ho sbagliato neanche uno di 400 film fatti. Nel calcio sono risucito a rendere una società solida con soldi da parte. Se si lavora in maniera corretta, porti sempre a casa il risultato nonostante le leggi e la burocratizzazione. Più che ricostruire, bisognerebbe rifondare. L'Italia è sempre l'Italia, nel sud si può seminare tantissimo. Non siamo inferiori a Milano, non è la capitale nuova dell'Europa: lo abbiamo visto con i problemi di diossina avuti nell'area. L'Unità di Italia non è ancora stata realizzata. Ci mettiamo la mano sul petto all'inno nazionale, ma sono tutte fregnacce. Abbiamo mestieri da tramandare da padre a figlio: fare il contadino oggi è un fatto intellettuale. Non si può andare tutti all'Università, poi servono le specializzazioni".
19:56 - De Laurentiis: "Chi ci ha governato ha avuto la volontà di allungare la diffusione della digitalizzazione, facendo in modo che non si diffondesse. Qui in Italia c'è la mafia, la camorra, qui manca lo Stato che è colluso. Il concetto della famiglia e i soldi sotto al materasso ci hanno salvato".
19:39 - De Laurentiis: "Abbiamo un freno che ci blocca: nel 2005 avremmo dovuto prevedere la crisi che si è aggravata col Covid-19. La Confindustria è stata molto assente. Dagli anni '80 si pensava al terzo millennio come quello dei contenuti. Venendo dal cinema, c'ero dentro fino ai capelli. Il calcio mi piaceva, volevo offrire il massimo del godimento nei film e il massimo della popolarità dello sport, con il calcio. In classe, dall'età di 5 anni, vedono la tattica e il calcio e quando arrivano a 11-12 anni sono già esperti. Devono lasciare l'eGames. Oggi a Rivisindoli ho visto alcuni ragazzi che mi facevano foto, ho detto alle loro mamma che non avrebbero dovuto regalare cellulari. Peggio ancora, erano i loro. La scuola deve educare".
19:35 - Entra De Laurentiis, a lui un regalo in ceramica abruzzese: "Lo metteremo nella sede della SSC Napoli"
19:20 - Si attende l'arrivo di Aurelio De Laurentiis e degli altri ospiti per cominciare il convegno