Sarebbe dovuto essere un guerriero del centrocampo. Colui il quale avrebbe dovuto lottare contro gli avversari così come aveva fatto in passato con la maglia della Fiorentina. Purtroppo, però, Marco Donadel è diventato da subito un panchinaro di lusso. Uno che sbarcò in azzurro con un stipendio alto, che superava il milione di euro. Mazzarri lo volle per completare il reparto nevralgico ma purtroppo subito si infortunò. Fu un bel problema per il tecnico toscano perché non si fece mai prendere il sostituto perché convinto che l’ex viola potesse recuperare in fretta. Non lo fece e due campionati fa partecipò solo ad un secondo tempo di una partita di Coppa Italia. Poi nulla più. Nel passato torneo, una volta ripresosi, rientrò nei quattro di centrocampo dopo la partenza di Gargano direzione Inler. Arrivò Behrami e rimasero Inler e Dzemaili. Dunque, erano in quattro, due per ogni ruolo. Purtroppo per lui, però, Mazzarri lo impiegò solo nelle sfide del giovedì d’Europa League. Il campionato lo dovette vedere da spettatore seduto in panchina. Si ricorda giusto qualche apparizione ma nulla di che. Nella festa di fine anno, De Laurentiis ironicamente gli disse: «Quando sei un po’ giù pensa al tuo conto corrente e ti riprendi». Come a dire, non hai giocato ma hai guadagnato, comunque, tanti soldi. Proprio lo stipendio alto non gli permette di trovare un’altra squadra. Non c’è un club disposto ad accontentarlo con il milione e duecentomila che guadagna con il Napoli. Si è allenato in ritiro con Benitez ma non rientra nei piani dell’allenatore. Per l’Emirates Cup è rimasto a casa per un problema alla caviglia. Bigon sta cercando di trovargli una sistemazione ma è davvero molto difficile. Rimanere un altro anno a guardare sarebbe troppo per lui e per la società partenopea. Meglio limarsi lo stipendio e tornare a giocare piuttosto che fare ancora il panchinaro e non godersi in campo. Fino al 2 settembre, giorno della chiusura del calciomercato, c’è tempo. Lavorerà ancora con Rafa in questi giorni pur sapendo di non poter fare parte di un Napoli destinato a scalare ancora di più la classifica e a fare bella figura in Champions League.