Ha fatto indignare tutti e non poco la notizia di ieri del furto dei sediolini allo stadio San Paolo. Il Comune, però, non ha perso tempo e, come annunciato dall'assessore allo sport Ciro Borriello, ha subito fatto partire quelli che sono i meccanismi di verifica e di controllo che hanno permesso alle autorità di individuare il responsabile. La denuncia, come evidenziato dall'edizione odierna del "Mattino", è stata presentata dall'associazione di imprese che ha allestito il nuovo San Paolo (Tipiesse, Graded e Mondo). Le indagini sono partite subito la persona individuata per ora come colpevole, un lavoratore di Napoli Servizi e non un Lsu come inizialmente riportato, non ha ancora ricevuto alcun provvedimento. Ma non è tutto.
A quanto pare, infatti, oltre ai sediolini è stato portato via anche del materiale che era a disposizione di operai: "Sono sparite intere scatole di chiodi, attrezzi da lavoro piccoli e grandi, finanche i tappi che servono a coprire la zona dei bulloni sui sediolini nuovi". Così sul "Mattino", che aggiunge poi come con il passare del tempo la refurtiva sia aumentata fino ad arrivare ai 32 sediolini spariti. Per quanto riguarda il lavoratore individuato come colpevole del furto, scatterà oggi la sospensione che potrebbe trasformarsi in un trasferimento in attesa dell'esito delle indagini. La versione del dipendente è che si tratterebbe di un regalo perché quei sediolini erano difettosi e non sarebbero stati montati. Il problema principale resta quello della sicurezza, con le telecamere che restano accese solo ed esclusivamente durante gli eventi sportivi che si tengono all'interno dello stadio San Paolo.