Coronavirus, in Lombardia rilevazione della febbre in supermercati e farmacie, hotel e luoghi di lavoro. Presto in tutta Italia?
Emergenza Coronavirus, rilevazione della febbre nei supermercati, farmacie e luoghi di lavoro. I titolari dovranno dotarsi di termoscanner
Secondo quanto riferito dall'edizione odierna di Repubblica, i nuovi divieti nell’ordinanza lombarda anticipano in qualche modo le misure del Dpcm anche a livello nazionale. In Lombardia sin da sun subito supermercati, farmacie, strutture sanitarie, hotel e luoghi di lavoro affollati dovranno dotarsi di termoscanner per il rilevamento della temperatura corporea. La nuova stretta quasi sicuramente verrà estesa prossimamente in tutto il territorio nazionale per evitare un'altra ondata di contagi.
Covid-19, aperti solo supermercati e farmacie in Lombardia
- 1 Chiusi i negozi tranne alimentari, farmacie ed edicole Da oggi in Lombardia potranno restare aperte, oltre ai negozi di alimentari, solo le edicole, le farmacie, le parafarmacie “ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.
- 2 Rilevazione della febbre in mercati e supermercati A supermercati, farmacie, nei luoghi di lavoro, a partire dalle strutture sanitarie e ospedaliere, si raccomanda a cura del gestore/titolare di provvedere alla rilevazione della temperatura corporea. L’ordinanza include anche “la chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell’emergenza. Ospiti già presenti via entro 72 ore
- 3 Supermulte anti assembramenti Stop ai runner Un’ammenda fino a 5000 euro: tanto prevede l’ordinanza per chi non rispetterà il divieto di assembramento nei luoghi pubblici fatto salvo il distanziamento. L’ordinanza prevede anche il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente
- 4 Dai cantieri ai professionisti ecco gli altri stop. Nella Milano dei grandi studi, chiudono le attività professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza. Stop anche ai cantieri, alle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali. Sospese anche le attività inerenti ai servizi alla persona
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