Ultime calcio - «Il Milan è da scudetto. Forse non parte favorito, ci sono squadre più forti, ma non è detto che sia un male, anzi. La verità è che quest’anno sono in molte a poter vincere. Una cosa è certa: la strada è quella giusta». Da Miami Beach, che ormai per lui è casa, Alessandro Nesta dice la sua sul campionato che è appena iniziato al Corriere della Sera:
Com’è la serie A vista dalla Florida? Sono partiti Cristiano Ronaldo, Donnarumma, Lukaku, Hakimi.
«Il calcio italiano all’estero resta sempre amatissimo, ma è innegabile che abbia perso parecchi protagonisti con questa fuga di massa. È un danno d’immagine e tecnico. Penso alla crescita dei giovani, che maturano prima in un contesto tecnicamente più elevato. Ma così è: il calcio segue i soldi. E i soldi in questo momento non sono in Italia».
La speranza era che il successo all’Europeo fosse una vetrina: invece che arrivare, se ne sono andati.
«Succede da tempo. Una volta in serie A arrivavano i migliori ventenni, oggi i migliori trentacinquenni».
Dice che il Milan se la gioca per lo scudetto, ma ha perso Donnarumma e Calhanoglu.
«Non è più come una volta che andavi con i soldi e compravi il campione che volevi. Ora ci vuole intelligenza, buonsenso, prospettiva. Maldini ha fatto un gran lavoro».
E in serie A c’è una favorita?
«L’Inter ha perso tanto, ma ha comprato bene. È rimasta forte. E Simone Inzaghi è davvero bravo. La Juve deve dimostrare di saper reagire al trauma dell’addio di Cristiano».
Le romane?
«Attrezzate e interessanti. Uguale il Napoli, che ha Spalletti, ci sa fare. E poi c’è la solita Atalanta, una certezza».
Quali modelli ha?
«Credo che ognuno debba essere se stesso, ma Ancelotti e Zeman mi hanno insegnato tanto, tutto».