Volti noti, «solite» partite. E il calcioscommesse torna a scuotere la Liguria. Le manette scattano alla Spezia ai polsi del centrocampista aquilotto Filippo Carobbio, ma tra i cinque calciatori arrestati ieri mattina ci sono ex atleti di Sampdoria e Genoa. Mentre proprio il nome della società blucerchiata viene esplicitamente fatto in merito alle tre partite di serie A della passata stagione finite nella nuova inchiesta. Il 4-0 subito a Napoli da una Sampdoria che iniziava a sbandare verso la retrocessione è nel mirino dei magistrati di Cremona per un eccesso di scommesse concentrate su un risultato così clamoroso. Ce n'è abbastanza per temere l'inizio di un nuovo tormentone simile a quello che la scorsa estate ha fatto sperare fino all'ultimo ai tifosi sampdoriani un improbabile ripescaggio in A. Il problema è che questa volta, sulla base delle notizie finora uscite, non c'è nulla da sperare se non addirittura l'esatto contrario. E cioè che i sospetti non trovino conferme probatorie, perch´ potrebbero solo provocare grattacapi alla Samp. Marco Garofalo, capo del Servizio centrale operativo di Cremona, ha spiegato che la nuova indagine verte principalmente su casi clamorosi che riguardano la serie B, mentre per il passato campionato di serie A «invece abbiamo elementi importanti che ci indirizzano verso quattro gare dello scorso campionato di squadre poi retrocesse, ovvero Bari, Brescia e Sampdoria. Su queste partite alterate transitavano scommesse con somme di qualche milione di euro». Oltre alle tre squadre citate, le partite sospette sono state giocate da Napoli e Lecce, società che però non vengono citate dal funzionario di polizia, che con ogni probabilità vuole quindi indicare che le eventuali responsabilità non sarebbero a carico di loro tesserati. E la giustizia sportiva, che ha già chiesto gli atti alla procura di Cremona, sarebbe pronta a contestare la responsabilità oggettiva proprio alle società che vedono implicati nelle combine i loro tesserati.