News Napoli calcio. Antonio Corbo, nel suo editoriale per Repubblica, ha analizzato il pareggio di ieri tra Napoli e Roma.
Nelle lacrime di Insigne c’è la fine di un sogno che forse era solo suo. Il Napoli non ha mai creduto di vincere lo scudetto. Mai era stato così facile conquistarlo: neanche le 8 vittorie nelle prime 8 gare avevano reso credibile la conquista del terzo titolo, proprio la Roma con il pareggio del 24 ottobre lo aveva brutalmente posto davanti a un dilemma. Ci sei o no? Evidentemente no, perché la squadra in autunno rallenta, fatalmente condizionata da traumi di gioco e infortuni muscolari, innegabili certo, ma frequenti e numerosi anche per altre. Incide anche quel male oscuro che da tempo perseguita il Napoli, la discontinuità.
La sindrome di dover vincere ad ogni costo partite che valgono scatti nel futuro, voli di fantasia, partite che sembrano facili e si complicano in puerili abbandoni. Spalletti sembrava l’allenatore giusto, sornione, maturo per dare stabilità. Diventa anche lui discontinuo, alternando direzioni magistrali e geniali correzioni dopo errori di formazione a inspiegabile disincanto.