Serie A - Giuliana Grego Bolli, ex rettrice dell’Università per stranieri di Perugia, ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna di Repubblica.
Sapeva chi era Suarez?
"No. Quando mi hanno chiamato per dirmi che la Juventus stava cercando di fargli fare l’esame di italiano, mi hanno dovuto spiegare chi fosse. Nella mia famiglia sono tutti juventini, io non guardo le partite".
È stata mai contattata dai manager bianconeri?
"No, mai. Ci parlava il direttore generale Simone Olivieri, a cui ho affidato l’organizzazione".
I finanzieri hanno scoperto che la professoressa Stefania Spina aveva consegnato a Suarez il pdf con l’intero testo dell’esame. È normale anche questo?
"Non ho avuto alcun ruolo nella preparazione né dell’esame, né del certificato di prova superata".
Sempre Spina, al telefono: "Suarez parla all’infinito" e "non coniuga i verbi". Scherzi anche questi?
"Non potevo sentire cosa si dicevano al telefono i miei collaboratori. Di sicuro c’è stata una sovrabbondanza di chiacchiere, un’euforia dovuta in parte alla legittima voglia di promuovere l’Ateneo e in parte alla fede calcistica. Spina e Olivieri sono juventini. C’era un clima da stadio".
La Juventus vi aveva promesso qualcosa?
"Olivieri mi parlò della possibilità di stipulare una convenzione per i giocatori della primavera. L’ho ritenuta una buona opportunità, ma non l’ho mai presa sul serio".
C’è qualcosa che non rifarebbe?
"Non mi riavvicinerei al mondo del calcio. Se ritornasse un Suarez a chiedere di fare l’esame, direi di no. Non per Suarez, ma per il clamore che si porta dietro il calcio. Adesso ho paura di tutto".