De Piscopo risponde a De Laurentiis: "Noi piagnoni? Mi sa che ha sbagliato aggettivo. I tifosi non meritano umiliazioni come quella di Milano"

L'edizione odierna di Cronache di Napoli propone un'intervista a Tullio De Piscopo. Ecco l'articolo del quotidiano in edicola stamattina: 

“Tutto lo stadio (reale e virtuale)”. Verrebbe da scherzarci su, parafrasando una delle canzoni del percussionista e cantautore Tullio De Piscopo, che trova un po’ di tempo da rubare alle prove per il concerto di ieri con Pino Daniele per commentare la caduta di stile del presidente Aurelio De Laurentiis. “Certo che ho sentito anche io che il patron ci ha definiti piagnoni - ha detto  De Piscopo - però De Laurentiis ha sbagliato aggettivo. Io direi che siamo più dei sognatori”. Si sogna con la musica di De Piscopo e con le magie di Higuain. “Ma solo lui non basta. Ce ne vorrebbero altri di campioni come il Pipita per farci sognare e per far sì che i nostri desideri diventino realtà”. 
Più che un sogno, la partita di domenica scorsa a Milano contro i rossoneri è stata un incubo. “Mi è dispiaciuto molto per la sconfitta contro il Milan - ha dichiarato De Piscopo - purtroppo al Meazza il Napoli non c’era. Meritiamo di più e spero tanto che De Laurentiis si convinca che i tifosi azzurri non possono vivere più umiliazioni del genere”. Eppure le premesse della stagione erano altre. Il Napoli arrivava da un terzo posto e dalla vittoria della Coppa Italia. Tutti pensavano che gli azzurri potessero lottare per il tricolore grazie a una campagna trasferimenti adeguata. E invece di investire De Laurentiis ha scelto di operare un mercato a risparmio, chiudendo il bilancio della campagna trasferimenti estiva con un saldo in attivo di circa 5,7 milioni di euro e con un tetto ingaggi più basso. Così è difficile comprare campioni. “Io, come tutti i tifosi del Napoli, spero di vedere la squadra azzurra ricca di fuoriclasse. Sperarlo non mi fa diventare un piagnone. Ma semplicemente un sognatore”. Ecco.