Serie A - Walter Zenga ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport.
Lei è in autoisolamento volontario ad Asseminello da...?
"Dall’8 marzo, il giorno dopo un test con l’Olbia: il Cagliari è stato il primo club a suggerire ai suoi giocatori due settimane di autoisolamento preventivo e nel frattempo abbiamo iniziato a studiare tre ripartenze differenti. Ripresa smart working: attività a casa con supervisione del preparatore atletico. Ripresa a gruppetti, basata sul ricondizionamento. Ripresa ottimistica: tutta la squadra in campo. Per ora, primo protocollo: nessuna ripresa effettiva, solo attività a casa".
Ma il Cagliari era fra i club favorevoli alla ripresa degli allenamenti.
"No, il Cagliari ha solo sottolineato di essere stato il primo club in autoisolamento. Ma oggi è impossibile programmare una ripresa di gruppo il 23, come avevamo ipotizzato: è una questione sia morale che etica. E medica".
Si parla anche di play off e play out: e se il campionato dovesse finire così?
"Guardi, io oggi penso solo che vorrei non vedere più bare portate via dai militari, sentire di fabbriche chiuse, di gente senza lavoro. Se riprende il calcio vuol dire che riprende un po’ di vita e allora accetteremo quello che sarà. Nel caso la vedo dura finire entro giugno, più facile sfondare su luglio, e allora: le vacanze? Chissenefrega delle vacanze. Dobbiamo giocare a Ferragosto? Giochiamo a Ferragosto. Quattro partite alla settimana? Giochiamole"