Ultimissime calcio - Persino Lotito (e oggi lo seguirà a ruota De Laurentiis, che aveva convocato il Napoli per mercoledì) ha dovuto rassegnarsi all’idea che la serie A non riprenderà prima di maggio e anzi potrebbe non riprendere proprio più, perché è questa la convinzione che sta circolando di presidente in presidente.
Secondo quanto riporta l'edizione odierna de La Repubblica:
"Di scontato non c’è nulla, a cominciare dagli effetti a lungo termine del Covid-19. Gli atleti dovrebbero quasi certamente sottoporsi a un nuovo ciclo di visite di idoneità ma i danni del coronavirus sono ancora in parte ignoti, né è chiaro se l’eventuale fibrosi che può lasciare la polmonite interstiziale sia compatibile con l’agonismo. I medici sportivi sono i più prudenti, quando si parla del campionato che ricomincia. Evidenziano la possibilità che possano emergere casi di calciatori contagiati anche a ridosso della ripresa dell’attività, con la necessità di nuove quarantene di squadra, obbligata anche nel caso di contatti con un infetto esterno. Ultimo aspetto, la gestione del rientro dei calciatori fuggiti all’estero, a partire dai quattro juventini: è quasi certo che dovranno andare in quarantena, sempre ammesso che riescano a lasciare i Paesi di provenienza. Tommasi (Aic) potrebbe proporre di ripartire nella nuova stagione con un handicap di classifica da studiare: per esempio, il Benevento inizierebbe la prossima serie B mantenendo una parte dei 22 punti di vantaggio accumulati (invano?) in questi mesi sulla terza".