È morto il pilota 19enne della Ktm Jason Dupasquier, che ieri era stato ricoverato all’ospedale Careggi di Firenze in seguito a un incidente alla curva Arrabbiata 2 del circuito del Mugello durante le qualifiche della classe Moto3 del Gp d’Italia.
“Siamo profondamente rattristati nell’annunciare la morte di Jason Dupasquier - scrive su twitter la MotoGp - A nome di tutta la famiglia MotoGP, inviamo il nostro affetto alla sua squadra, alla sua famiglia e ai suoi cari. Ci mancherai moltissimo, Jason. Guida in pace”.
Il giovane era stato ricoverato in gravi condizioni al Trauma center con un politrauma cranio-toracico-addominale. Le qualifiche della Moto3 erano quasi al termine quando alla curva Arrabbiata 2 Dupasquier è caduto ed è stato travolto dalle moto di Ayumu Sasaki e Jeremy Alcoba, che lo hanno colpito alla testa e al torace. Fin dall’arrivo sul luogo dell’incidente dei primi medici rianimatori, è apparso chiaro che le condizioni del giovane erano quelle che destavano maggiori preoccupazioni per l’importantissimo politrauma.
Dupasquier - ricorda la nota della MotoGp - ”è stato coinvolto in un incidente con più motociclisti tra le curve 9 e 10 mentre erano in svolgimento le qualifiche della Moto3. Subito dopo è stata esposta la bandiera rossa. Sul posto sono giunti immediatamente i mezzi di intervento medico della FIM e il pilota svizzero è stato soccorso in pista prima di essere trasferito in elicottero sanitario, in condizioni stabili, all’ospedale Careggi di Firenze. Nonostante i grandi sforzi del personale medico del circuito e di tutti coloro che successivamente si sono occupati del pilota svizzero, l’ospedale ha annunciato che Dupasquier è purtroppo morto per le sue ferite”.
“Dupasquier - aggiunge il comunicato della MotoGp - aveva iniziato in modo impressionante la sua seconda stagione nella classe leggera, ottenendo costantemente punti ed entrando nella top ten della classifica. FIM, IRTA, MSMA e Dorna Sports fanno le più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici, alla squadra e ai cari di Dupasquier”. Dall’ospedale di Careggi, dove il giovane pilota era stato subito trasportato ieri dopo l’incidente, avevano fatto sapere che era in corso l’accertamento di “morte encefalica”, una procedura per la conferma del decesso di un paziente con gravi lesioni cerebrali non compatibili con la vita.