E’ finita male l’avventura editoriale di Cristiano Lucarelli. Lo scorso 10 novembre il Corriere di Livorno, quotidiano fondato nel settembre 2007 dall’attaccante ora in forza al Napoli, ha chiuso i battenti, lasciando a piedi dieci giornalisti e 5 poligrafici. I redattori domani scenderanno in piazza e protesteranno perché non percepiscono lo stipendio da otto mensilità (maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre più la quattordicesima), nonostante abbiano fatto uscire regolarmente il giornale fino allo stop imposto circa un mese fa. Lo faranno con uno striscione e con dei pacchi regalo finti con i quali “ringrazieranno” l’editore di averli messi in questa situazione. La società che gestiva il quotidiano, Adriano Sisto, è stata messa in liquidazione mentre la Lucarelli Communication (del calciatore, in queste feste natalizie in vacanza in Dubai), proprietaria della testata, non dà risposta. In tutta questa vicenda, con i giornalisti che protestano e letteralmente su un marciapiede, Cristiano Lucarelli si sente “parte lesa”. Nel progetto “Corriere di Livorno” il calciatore ha messo un milione e 200mila euro senza vederne non solo un profitto economico, ma neanche soddisfazione imprenditoriale visto che dopo poco più di tre anni il giornale è caduto a terra.
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