Napoli-Roma è anche la sfida tra due imprenditori che lavorano nel mondo cinematografico come Aurelio De Laurentiis e Dan Friedkin. Tra i due c'è stima ed amicizia tanto che il presidente del Napoli, quando l'americano comprò la Roma dalle mani di Pallotta, scrisse anche un tweet di benvenuto in serie A ed in Italia:
"Caro Friedkin, benvenuto nel calcio italiano, il calcio italiano si sta rafforzando e internazionalizzando. Sono certo che, anche tu come noi, voglia dare un importante contributo per trasformare il sistema calcio".
La famiglia Friedkin ha dovuto subito fare i conti con grandi aumenti di capitale per compensare un indebitamento crescente pari a 330 milioni. Da quando è diventato presidente della Roma, Friedkin ha dovuto staccare finanziare la società per un totale di 250 milioni. Sul campo prettamente sportivo, i giallorossi sono reduci da una campagna acquisti tra l'estate scorsa e gennaio davvero molto dispendiosa dal punto di vista economico. La Roma, tra cartellini acquisiti a titolo definitivo ed in prestito oneroso con diritto di riscatto, ha investito quest'anno ben 127 milioni. Di seguito riportiamo tutte le ioperazioni delle due sessioni di mercato:
TOTALE SPESO 127,15 mln
Le cessioni hanno portato poco più di 12 milioni nelle casse del club che si trova dunque ad avere un saldo piuttosto negativo ben oltre i 100 milioni.
Il Napoli, a differenza dei romanisti, nella prima sessione di mercato ha avuto praticamente saldo zero per quanto riguarda le operazioni in entrata ed uscita confermando però il monte ingaggi lordo da 114 milioni senza cedere i pezzi pregiati. A gennaio c'è stata la cessione di Manolas che ha portato una manciata di milioni nelle casse del club che ha chiuso il saldo in attivo.
Guardando al risultato sportivo, il 'piccolo' De Laurentiis (lo chiamiamo così perchè rispetto a Friedkin ha un patrimonio notevolmente inferiore) è ancora davanti al gigante Friedkin, uno degli uomini più ricchi in circolazione (patrimonio stimato in 4,4 miliardi di dollari). Una società sana non è certamente quella che fa continui aumenti di capitale bensì quella in grado di autofinanziarsi riuscendo a compendiare il tanto caro concetto economico di efficacia ed efficienza. Il calcio non è solo spettacolo o cinema: è anche sostenibilità nel medio lungo periodo.