Ultime notizie calcio. Gigi Riva, ex attaccante di Cagliari e Nazionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de La Repubblica. Ecco quanto evidenziato circa il momento del calcio italiano in piena pandemia per il Coronavirus:
Perché è così dura far capire che il virus non tollera cedimenti?
«In Sardegna siamo meno esposti. Ma al Nord, specie dalle mie parti, in Lombardia, la situazione è ancora difficile. Le foto dei camion dell’Esercito con le bare dei morti rimarranno nei nostri cuori».
Cosa pensa dello stop dei campionati?
«I tanti calciatori contagiati in Serie A in avvio hanno fatto capire che si ha di fronte un virus che corre e può fregare chiunque. Prima la salute di tutti. Poi, con calma e pazienza, ripartiremo».
Anche gli Europei slittano al 2021. Se l’aspettava?
«Me l’auguravo. Ora pensiamo a guarire, nessuno può chiamarsi fuori. Mancini sta facendo un gran lavoro, ha un gruppo giovane che può solo migliorare. Ne coglierà i frutti l’anno prossimo».
A proposito di Europa, lei nel 1968 ha conquistato il titolo e segnato in finale contro la Jugoslavia. Qual è il ricordo?
«L’Italia non aveva mai vinto i Campionati europei. Il mio pensiero va a Pietro Anastasi: segnò il 2-0. Ci ha lasciati da poco».
Pallone in soffitta e testa alla pandemia?
«Sì. Adesso conta dimostrarci persone serie, civili e responsabili».
Qual è il messaggio agli sportivi?
«Le rinunce e i sacrifici ci ripagheranno. La salute vale più di tutti gli eventi calcistici, dobbiamo stare a casa per venirne fuori in fretta e quanto prima. Altrimenti diventa un’angoscia».