Giancarlo Padovan è intervenuto ai microfoni di CalcioNapoli24 Live. Ecco quanto dichiarato:
"Sono amico di Ancelotti, al Napoli do un 6.5 come voto di incoraggiamento. La stagione è stata in chiaroscuro, mi aspettavo una stagione in cui il Napoli vincesse qualche cosa. Magari lo scudetto no ma le coppe sì, questo di poteva fare e non è stato fatto. La Coppa Italia era un'occasione buona. Chelsea e Arsenal non sono per niente superiori al Napoli, eppure domani giocano la finale di Europa League. Adesso, dopo il confrotno con la società, Ancelotti è pronto a ripartire: è arrivato il momento per portare a casa qualcosa.
Di Lorenzo è il tassello giusto per iniziare, sa fare bene le due fasi ed ha buona gamba, oltre un'ottima tecnica. E' un ottimo acquisto pagato relatvamente poco, pagato il giusto e italiano. L'identità del gruppo è importante tenerla italiana. Di Lorenzo è una grande promessa e forse è già una grande realtà.
Il nuovo allenatore della Juventus? Io credo ci sia già, nelle ultime ore mi sono fatto l'idea che non sia Sarri ma Pochettino. Chi dice Sarri ha molte ragioni per credere che sia così. Pochettino ieri ha fatto delle dichiarazioni significative, non ha detto che resta al Tottenham. L'unica squadra dove possa andare è la Juventus: è un buon allenatore ma non è l'anti Allegri. L'Anti Allegri è Sarri! Io credo che solo prendendo lui la Juve può coniugare risultati al gioco, con Pochettino no. Nemmeno lui ha vinto nulla per ora, poi magari vince la Champions. Se ci riesce quest'anno di certo non ci riesce pure il prossimo anno. Fossi alla Juve sceglierei Sarri: è stato lui il vero antagonista dei bianconeri e nessun altro.
Agnelli vuole dimostrare che alla Juve, dove storicamente si è vinto senza mai giocare bene, si può vincere giocando. E' una equazione complicata, mi piacerebbe vedere Sarri e lo dico anche per lui: sarebbe un'occasione importante per vincere in Italia. Attenzione che però si stanno attrezzando bene anche le altre squadre: con il secondo anno di Ancelotti ed il ritorno di Conte all'Inter le squadre si stanno rafforzando.
La sfida più ardua in vista del prossimo anno è confermare il Napoli tra le prime quattro. il difetto da limare è l'intesità del gioco: il Napoli ha poca verve ed è anche un po' discontinuo. Saltando il concetto del sistema di gioco, accettando i principi di gioco di Ancelotti, io direi l'intensità della manovra, regolarità nell'essere squadra che comanda la manovra ed il gioco".