Ultime notizie SSC Napoli - L'attaccante nigeriano Victor Osimhen ha rilasciato una lunga e bella intervista al collega Pino Taormina sulle pagine de Il Mattino oggi in edicola. CalcioNapoli24 vi propone alcuni brevi stralci. Il bomber di Lagos parla dei suoi sogni, della sua infanzia, del nuovo ruolo da genitore e soprattutto dalle ambizioni professionali col sogno Scudetto e le voci di mercato.
Ecco un estratto in cui Osimhen parla di Mario Gomez e dei tempi del Wolfsburg:
C’è nelle sue parole spesso un senso di rivincita verso qualcosa o qualcuno: perché?
«In realtà solo a Wolfsburg ho pensato, solo per qualche istante, di poter mollare tutto. Ma è un pensiero che uno come me non ha mai accettato perché giocare al calcio, fare gol, è il sogno di sempre, è lo scopo della mia vita. E poi come potevo farlo, sapendo anche di avere delle responsabilità nei confronti delle mia famiglia? Più mi dicevano che era difficile e più aumentavo l’impegno, la forza. Io sono quel tipo di persona a cui se dicono che non può fare una cosa, fa di tutto per dimostrare il contrario. Io vivo di sfide, io vivo per superare me stesso. Non mi tiro mai indietro perché devo sempre dimostrare di essere capace di riuscire in ogni cosa».
A chi è più riconoscente?
«A tanti. Però penso spesso a Mario Gomez. A Wolfburg non è stato semplice e non solo per il clima: era la prima esperienza lontano da casa, praticamente in un altro mondo. E Mario a ogni allenamento si fermava con me, a darmi suggerimenti, a dirmi cosa fare per non fare errori. Mi ha dato fiducia: un grande campione che si dedicava a darmi suggerimenti. E io mi dicevo: se uno importante e bravo come lui perde tempo con uno come me, vuol dire che vede qualcosa in te che magari tu non hai ancora visto. Ed è stato l’insegnamento che mi ha aiutato a fare il passaggio chiave nella mia carriera».