Ultime calcio Napoli - Si è tenuto ad Ostia Antica, il raduno del Club Napoli Ostia. E' stata l'occasione per festeggiare il 4° scudetto del Napoli alla presenza di tanti ospiti. Presenti all'evento il capitano Giuseppe Bruscolotti, oltre ad Andrea Carnevale, Bruno Giordano e l'attore Antonio D'Ausilio. Queste le dichiarazioni di Bruno Giordano ai microfoni di CalcioNapoli24:
"Un scudetto inaspettato, soprattutto perché dopo il decimo posto della passata stagione era qualcosa di impensabile, per cui ancora più bello. Mi sembra che ogni due anni c'è da festeggiare. Speriamo così di poter, se non quest'anno che verrà, ma almeno tra un altro anno, un altro scudetto. Sarebbe la famosa cinquina. Credo che questi due scudetti abbiano dato un valore importante anche alla storia del Napoli. Perché, un conto è averne uno, due, un conto averne quattro, ti fa sentire più forte. Anche a noi, che abbiamo vinto i primi, ci dà un senso ancora più di forza all'interno della stessa società".
Bruno, è lo scudetto di Conte o comunque di un gruppo, di una società, che ha voluto puntare su un grande allenatore e poi su un gruppo coeso?
"Guarda, io di solito sono portato, quando si vince e si perde, a dare meriti e demeriti maggiori alla squadra. Perché poi sono i calciatori che determinano i risultati. Però questa è un’eccezione. Nel caso del Napoli è un'eccezione, perché Conte deve essere per forza di cose messo al primo posto. Poi a seguire anche il presidente, i calciatori. Però questo è lo scudetto di Conte. Perché, come ho detto prima, dopo un decimo posto, già poter rientrare nelle prime quattro posizioni sarebbe stato tanto. Addirittura vincere il campionato è stato qualcosa di unico. Speriamo che il prossimo sia di Conte e dei calciatori. Credo che la strada sia tracciata bene. Perché tranne il penultimo anno, il decimo posto, il Napoli ha sempre viaggiato su livelli altissimi".
È arrivato Kevin De Bruyne. Che colpo è?
"Aumenta all'interno dello spogliatoio qualcosa che ti dà il campione. C'è un senso di sicurezza a livello europeo. Credo che questo sia un colpo più per il livello europeo che per il campionato. È un giocatore che con le sue giocate diventa spiazzante. Proprio il suo modo di servire assist a ripetizione. Credo che sia un giocatore che sotto l'aspetto degli assist sia qualcosa di veramente incredibile. Perché riesce a vedere, ma oltre che a vedere, anche a far passare la palla in situazioni quasi impossibili".
Si è parlato di Lucca, si sta parlando di Nunez. Tu che sei un grande attaccante. Careca ha detto che non aveva mai visto giocare uno come Bruno Giordano. Antonio Careca ti ha eletto tra i migliori attaccanti. Che serve al Napoli?
"Ringrazio prima di tutto Antonio. Abbiamo giocato bene insieme. È un fratello. Io ho avuto la fortuna di giocare con lui. Oltre che chiaramente con Diego. Quella è stata una fortuna che mi porterò sempre dietro. Perché questa magica in qualsiasi parte del mondo si fa viene sempre ricordata. Credo che serva un giocatore più come Nunez. Perché conosce molto più l’Europa. Viene da una grandissima squadra come il Liverpool. Ha caratteristiche più europee. Diciamo che Lucca per il tipo di gioco in Italia può andare bene. Però in Europa ancora credo che gli possa mancare qualcosa. È un giocatore molto molto forte. A me piace molto".
La differenza tra De Laurentiis e Ferlaino oggi è quella Coppa UEFA vinta da Ferlaino. Manca l'affermazione internazionale a questo Napoli
"Certo, non è che si crea tutto da un momento all'altro. Adesso diciamo che negli ultimi anni il Napoli è entrato nell'elite del calcio italiano. E credo che per molti anni sarà ancora su quei livelli. Adesso c'è da fare il passero europeo. Però credo che si stia attrezzando molto molto bene".
RIPRODUZIONE RISERVATA