Paolo Condò, giornalista, è intervenuto al Corriere della Sera commentando la scelta della federazione di puntare su Gennaro Gattuso come nuovo ct dell’Italia. Di seguito le sue parole: "È già una buona cosa che la nomina di Rino Gattuso non venga osannata, come successe con Spalletti per la fresca impresa col Napoli e l’ansia di maledire Mancini, ma sia discussa e anche criticata: se l’unanimismo ci ha portati sull’orlo di un nuovo baratro, ben vengano i dubbi. Gattuso è un allenatore migliore di come lo descrive l’ormai soffocante retorica del ringhio e della maglia sudata, ma non è il meglio che c’era su piazza un mese fa, quando Gravina si sarebbe dovuto porre il problema di cosa fare in caso di flop in Norvegia. Lasciando stare Ancelotti, Gravina avrebbe potuto bloccare Allegri”.