A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale:
"Oggi parliamo di un vero e proprio scandalo. Matteo Renzi ha fatto un video che sta girando sui social circa la norma inserita in finanziaria grazie anche a Lotito che se la canta e se la suona, la norma salva calcio. Non date retta alla Gazzetta dove Cairo tira la volata a sé stesso, né chi fa da coreuta ad un corifeo che è l’interesse dei presidenti di Serie A. La norma salvacalcio è una vergogna. Va assolutamente fatta una battaglia di civiltà. A questi bravi presidenti che hanno male amministrato, lo stato gli va in soccorso con una norma dal valore di 800 milioni di euro e questi soldi vengono tagliati a destra e manca, togliendo anche il famoso 18app per i ragazzi.
Franco Ordine ha scritto una cosa che condivido in toto: cosa c’è di sbagliato? Che chi ha accumulato consistenti cifre ha dedicato ad altro quelle risorse alterando l’equa competizione. Non significa una società massificata dove tutti partono alla pari con le stesse condizioni perché questo tipo di società dove non esiste né il ricco né il povero è utopia. La garanzia della parità dei punti di partenza significa di offrire a tutti le pari opportunità di competere, è ovvio che non avremo mai una competizione paritaria, perché le parità economiche tra i club non esistono. Esiste però l’equa competizione e chi la altera, altera le regole del gioco. Chi fa debiti sapendo che prima o poi arriva un condono, una norma, posticipa tutto e non compete secondo le regole. Chi le ha rispettate, ha avuto meno risorse per rafforzare la squadra e ce lo disse 20 anni fa Gazzone Frascara. Con la norma finanziaria, chi ha accumulato debiti non versando IVA, contributi, si trova nella bella condizione di usufruire di questo vantaggio che l’ha portato a giocare, nel frattempo, a carte truccate invece di mettere i soldi dove andavano messi, come gli altri, sono stati utilizzati sulla competizione.
La Juventus, poi, rischia non poco. L’art.31 del Codice di giustizia sportiva, al comma 3, parla di multa da 1 a 3 volte della cifra all’oggetto a cui si può aggiungere uno o più punti di penalizzazione. Il comma 8, invece, prevede un minimo di un mese di squalifica per i tesserati. La Juventus, intanto, vuole cambiare la lista degli accusatori per costringere i nuovi Procuratori a doversi studiare tutto l’incartamento, mentre quelli della Juventus dovranno passare Natale sulle carte. Non è affatto detto che su questo filone d’inchiesta ci siano penalizzazioni che possono portare anche a pene più gravi: retrocessione, revoca degli scudetti. Non credo a niente di tutto ciò, ma il rischio della squalifica degli atleti è alto. Come scritto sul Corriere dello Sport, sul tema degli stipendi e conti extra bilancio, rientra nel discorso che la Procura sportiva sta portando avanti.
Devo vedere che, in attesa di un processo in cui ci sono cose gravi a cura della Juventus, il caposaldo del calcio italiano è stato il bastione di un sistema marcio e come finisce finisce è evidente che non abbiamo il modo per colpire le plusvalenze che ci sono state, che la faccenda stipendi è torbida, e lo stato dà 800 milioni di fondi a questo marciume togliendo soldi a questi ragazzi. Da oggi in poi va fatto qualcosa, non possiamo assistere imbelli a questo schifo solo perché Lotito sottobanco sta facendo gioco per i suoi amici presidenti. Che partano petizioni, sottoscrizioni, una lettera aperta alla Meloni, facciamo qualcosa: togliere soldi ai nostri ragazzi per darli a questi furfanti non lo posso accettare".