Ali Bennacer è passato alla storia come l'arbitro di Argentina-Inghilterra al Mondiale del 1986 in Messico. Colui che non vide il tocco di mano di Maradona che beffò il portiere Shilton e portò in vantaggio gli argentini: La Mano de Dios in pratica.
Il gol fu convalidato e tutti sappiamo come andò a finire tra le polemiche degli inglesi, increduli per quanto accaduto. Anche per il secondo gol di Maradona, il più bello dello storia di questo sport. In pratica due gol famosi ma per motivi diversi.
L'edizione odierna del Mattino ha pubblicato una intervista proprio all'arbitro Bennacer, che ha avuto così l'opportunità di chiarire quanto accaduto quel 22 giugno 1986 allo stadio Azteca di Città del Messico. Ha così spiegato il motivo della convalida di quel gol
La “Mano de Dios”, lei non riuscì a vederla.
«Ero lontano dall’azione e non doveva toccare a me decidere. Il più vicino era il guardalinee bulgaro Dotchev, che quando fu consultatomi disse di non aver visto niente.
In realtà io mi ero attenuto alle regole imposte dal capo degli arbitri, tale Walton, che per ironia della sorte era inglese.
Prima del Mondiale ci disse che il più vicino all’azione avrebbe deciso.
E Dotchev mi disse di non aver visto Maradona colpire con la mano.
A fine partita, infatti, gli inglesi dissero che io ero stato perfetto, ma che il guardalinee andava “sgozzato”...».
Anche Diego Armando Maradona ha avuto modo nel corso degli anni di raccontare il gol de La Mano di Dios: lo fece in una intervista all'AFA, descrivendo quegli attimi frenetici di quella rete che ancora oggi fa molto discutere:
"I giocatori inglesi erano delle rocce, tutta la difesa era composta da giocatori enormi.
Ho visto la palla. Mica me l'ha data Valdano, è Sansom che lo anticipa.
Quando ho visto che il pallone stava venendo verso la mia direzione sapevo che non ci sarei potuto arrivare e tra me e me dicevo 'fai che cada, fai che cada'.
A quel punto mi è venuta un mente un’idea geniale: mettere la testa e anche la mano.
Mentre cadevo non ho visto dove stava andando il pallone, poi l'ho cercato l'ho visto in rete. Ho semplicemente cominciato ad urlare ‘gol, gol!’.
A quel punto arriva Checho Batista, quello stupido di Checho, che comincia a chiedermi se ho segnato con la mano. ‘Stai zitto e abbracciami’, gli dissi.
Mentre tutti iniziarono ad abbracciarmi è arrivato anche Valdano e pure lui mi fa 'non dirmi che l’hai fatto con la mano’. E io gli ho risposto la stessa cosa che avevo detto prima: ‘Valdano, ti dico dopo, ora smettila di rompermi le palle e abbracciami'".