Europei 2021 - Non giocava da un mese, forse nessuno avrebbe scommesso su di lui e sulla vittoria della Slovacchia contro la Polonia. Invece Marek Hamsik ha stupito, e in positivo, ancora una volta. Sollecitando chissà quanti ripensamenti fra chi già qualche anno fa lo aveva catalogato come giocatore «finito», «arrivato». Napoli lo ha amato, ma lo ha anche accompagnato frettolosamente alla porta dopo dodici anni. Su di lui spesso giudizi controversi: «É bravo, ma...»; «è forte tecnicamente, manca di personalità». E così via. Marek non ha dimenticato tutto il bello di Napoli e del Napoli dove, dal 2007 al 2019, ha collezionato 520 presenze ed è diventato il giocatore con più partite disputate in azzurro. E dopo la vittoria al debutto agli Europei ha incassato i complimenti del suo ex club. Hamsik sente a tal punto l’appartenenza ai colori azzurri che sui social è sempre prodigo di dediche speciali alla sua ex squadra e alla città che lo ha adottato. Intramontabile Hamsik: ieri da capitano della Slovacchia ha battuto la Polonia dell’ex compagno Zielinski. A 33 anni ha dimostrato di poter essere ancora incisivo e forse ha sorpreso anche se stesso. Passato e presente del Napoli, uno contro l’altro. Marek Hamsik ha difeso i colori della Slovacchia contro Piotr Zielinski che prima di andar via designò come suo erede. Hanno giocato per tre stagioni insieme. Marek Hamsik ha messo la firma con un assist alla vittoria dei suoi e con la gara di ieri, l’ex capitano azzurro taglia il traguardo delle 127 presenze con la nazionale. «Emozione incredibile - ha detto - non giocavo da un mese ma mi sentivo bene». Così a fine gara. Senza enfasi (nel suo stile) ma con gli occhi colmi di gioia.