Non era facile lasciare in panchina un Mertens che ultimamente pareva stesse tornando ai suoi soliti standard di rendimento, per cui la scelta di Gattuso non è stata sbagliata. Juventus-Napoli è giusto che la giochi Mertens e non Osimhen, soprattutto se il belga è in un buon stato di forma. Però la serata per il numero 14 azzurro non è stata delle migliori. Spesse volte impreciso, sembrava fosse svogliato quasi, gli è mancato quel mordente che l'ha contraddistinto nei migliori momenti della carriera. Da uno come lui ci si aspettava una partita diversa, più da protagonista.
NELLA RIPRESA è entrato Osimhen, ma Gattuso non ha sostituito Mertens e l'ha relegato al ruolo di trequartista, alle spalle dello stesso nigeriano. Risultato? Ai limiti dell'imbarazzante, non è mai stato al centro del gioco e mai è stato determinante. Molto meglio il collega più giovane, quell'Osimhen che ultimamente sta perdendo i ballottaggi col veterano. Si è dato da fare il nigeriano, si è imbattuto un bel duello individuale con De Ligt ed ha fatto la punta, la prima punta, nonostante il Napoli abbia attaccato di più da quando è entrato e quindi gli spazi per uno come lui si sono ridotti.
E' UN BEL segnale il buon approccio alla gara da parte di Osimhen anche se a partita in corso. Adesso nella mente di Gattuso ci sarà ancor più confusione perchè da una parte c'è sempre Mertens, quello che 'gioca male gioca male' e poi ti mette una punizione nel sette. Dall'altra c'è la voglia di imporsi da parte di un giovane che non ne può più di fare il comprimario.
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