Su Twitter @A_SarahMorlando
"Il Napoli ha perso 16 punti negli ultimi 10 minuti". Basket, tennis? No, parliamo di calcio. A fine campionato si tirano le somme, e quei punticini persi in maniera rocambolesca, accumulati, pesano come macigni. La mancata qualificazione diretta alla Champions ne è un esempio. Dal cardiopalma tipico delle partite della gestione Mazzarri alla disperazione totale per le sconfitte, o i pareggi, rimediati quando lo champagne era quasi stappato nella, gestione Benitez. Insomma le coronarie a dura prova, da una parte e dall'altra! Qualcosa potrebbe essere cambiato o, per meglio dire, dovrà cambiare.
BENITEZ - L'allenatore azzurro più volte ha ribadito che si tratta di cali di concentrazione, errori dei singoli o distrazioni. Nessun problema nella condizione fisica, lo staff medico in effetti lavora a 360° in sintonia con Benitez: come più volte evidenziato, il tecnico spagnolo ha un metodo maniacale nel tenere sotto controllo il minutaggio e la condizione atletica, e solo in base ai dati raccolti durante le sedute di allenamento, decide chi mandare in campo già sapendo i calciatori quanto tempo hanno "a disposizione" nelle gambe. Non è un caso se nella prima di campionato l'ingresso in campo di forze nuove ad un quarto d'ora dalla fine abbia propiziato il gol vittoria per gli azzurri.
SQUADRA - Nella formazione titolare sono cambiati solo due elementi: Koulibaly ed il ritornato Zuniga. Il centrocampo resta un rebus continuo ad ogni partita: la presenza di De Guzman - capace di interpretare più ruoli dal centrocampo alla trequarti - e di David Lopez potrebbe dare nuove soluzioni a partita in corso: rispetto al duo Inler-Jorginho iniziale, l'allenatore potrebbe cambiare le carte e riequilibrare la squadra sia che si tratti di difendere il risultato (con Lopez) che optare per una versione ancor più offensiva (Con De Guzman). Varianti tattiche che - funzionali al gioco di Benitez - potranno dare al Napoli quella stabilità per tutti i novanta minuti ed evitare di perdere tanti punti nel finale, e perché no, ribaltare le partite come accaduto col Genoa.